Il Castello di Vertine – Gaiole in Chianti

Luogo: Vertine

Comune: Gaiole in Chianti

Data/periodo: X secolo

Descrizione: Il castello di Vertine sorge sulla cresta di un poggio, tra Radda e Gaiole, alla destra del torrente Massellone.

La più antica menzione di questo castello risale al 977: si trattava di un documento nel quale Willa, figlia del marchese Bonifazio, assegnava alla Badia fiorentina, da lei stessa fondata, una parte dei beni posseduti in Vertinulae. Nel 1049 la località era sede di una curtis comprendente 12 mansi. Divenuto in seguito feudo dei Ricasoli (come attestano alcuni documenti dell’XI secolo), il castello entrò a far parte del territorio fiorentino, probabilmente sul finire del secolo XII.

Nel 1352 il castello divenne la roccaforte dei figli di Arrigo Ricasoli, che avevano assalito il loro zio Ranieri, pievano di San Polo in Rosso, e che si rifugiarono a Vertine per difendersi dalle forze della repubblica di Firenze. Fortificatisi nel castello, i ribelli fecero scorrerie nel Chianti assalendo e depredando castelli e ville dei loro parenti. La repubblica fiorentina si preoccupò di ridurre all’obbedienza i Ricasoli che, aiutati segretamente da Siena, poterono resistere a lungo all’assedio ma furono infine costretti ad arrendersi. Vertine fu fatta smantellare; rimase solo una grossa torre squadrata che è ancora oggi in piedi.

La fortificazione fu una delle poche risparmiate dagli Aragonesi durante le due invasioni del Chianti. In entrambe le occasioni, Vertine fu scelta come residenza dei Ricasoli, allora commissari nel Chianti per la Repubblica. Dopo la caduta di Siena, Vertine venne completamente restaurata, tanto che oggi conserva ancora le sue caratteristiche di borgo fortificato.

Il castello, di forma approssimativamente ellittica, mostra ancora quasi tutte le costruzioni originarie. Il torrione, a pianta rettangolare, presenta un forte spessore murario; restaurato recentemente, è costruito in filarotto di alberese e presenta a ciascun piano, sui tre lati esterni, finestre ad arco.

Nell’interno del castello, oltre alla chiesa, vi sono numerose costruzioni coeve alla fortificazione (riferibile agli anni a cavallo tra il XII e il XIII secolo), disposte intorno a un anello di strade e di slarghi, che contribuiscono a conferire al borgo, ancora interamente compreso nell’antica cinta muraria, un aspetto tipicamente medievale.

Nella piazzetta principale da segnalare la pieve di San Bartolomeo.

Bibliografia:

Cammarosano P., Passeri V., Città, borghi e castelli dell’area senese grossetana, Siena, Amministrazione provinciale di Siena, 1984

Cammarosano P., Passeri V., I castelli del senese. Strutture fortificate dell’area senese-grossetana, Siena, Nuova Immagine, 2006, pp. 261-262

Moretti I., Stopani R., I castelli dell’antica Lega del Chianti, Firenze, Libreria Editrice Fiorentina, 1972, pp. 80-81

Repetti E., Dizionario geografico fisico storico della Toscana, Firenze, 1833-1846

Righi Parenti G., Guida al Chianti. La terra il vino i castelli, Milano, SugarCo, 1977

Autore scheda: Eleonora Belloni

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