La fontanina battesimale della Nobil Contrada del Bruco

Luogo: Via del Comune – Siena

Contrada: Nobil Contrada del Bruco

Denominazione: Fonte di San Francesco

Data/Periodo: XIV–XXI secolo

Descrizione: La fontanina della Nobil Contrada del Bruco è ciò che resta dell’antica Fonte di San Francesco, giunta fino a noi dopo numerose vicende che ne hanno cambiato il suo aspetto originario.

Di questa antica fonte cittadina non conosciamo con precisione l’anno di costruzione, ma possiamo certamente collocarlo tra il 1342 e il 1417, in quanto il ramo del bottino che la alimenta è lo stesso della Fonte Gaia in Piazza del Campo, finita di realizzare appunto nel 1342 ed inoltre troviamo citata la suddetta Fonte in un atto di compravendita del 7 luglio 1417 relativo ad un edificio postole accanto.

La fontanina si trova alla sommità delle Coste d’Ovile presso i Ferri di San Francesco in corrispondenza dell’incrocio tra Via dei Rossi, Via degli Orti e Via del Comune ed è collocata sotto la strada che conduce alla Basilica di San Francesco, aprendosi sul muro che regge la Via dei Rossi. In origine la Fonte si ergeva molto più alta di adesso, con un arco a tutto sesto e non ribassato come è oggi ed era al centro di un incrocio scosceso di strade come si può vedere sia dalla stampa disegnata da Francesco Vanni risalente al XVI secolo e sia dalle memorie di Girolamo Macchi datate tra la fine del XVII e l’inizio del XVIII secolo, entrambi conservati presso l’Archivio di Stato di Siena. Si affacciava inoltre su di un piazzale classificato nel Campione delle strade comunitative comunale come “Piazzetta della Fonte di San Francesco”. Nel corso del Settecento e dell’Ottocento numerose sono le istanze – conservate presso l’Archivio Storico del Comune di Siena – dei residenti per il mantenimento e la salvaguardia della Fonte, fino a quella dell’11 giugno 1856 che procurerà, fin dall’anno successivo, la definitiva trasformazione della fonte e della zona circostante, per motivi igienici. Verrà infatti demolita la volta, ingrandito il piano stradale soprastante, creato il muro di raccordo tra le due strade con parapetto di protezione composto da colonnini in travertino e ringhiera in ferro battuto e la fonte verrà chiusa definitivamente aggiungendo un mascherone in marmo per permettere la fuoriuscita dell’acqua.

Sostanzialmente e senza particolari aggiunte o modifiche questo monumento resterà così per oltre cento anni fino al 1978. A cavallo tra gli anni Sessanta e Settanta del Novecento, con l’istituzione del battesimo contradaiolo, anche il Bruco, dopo varie soluzioni, cercò di dotarsi di una fontanina per celebrare i propri battesimi. L’attenzione cadde proprio su quel monumento del proprio territorio abbandonato e dimenticato per così tanto tempo che la contrada riportò alla luce riaprendo l’arco e restaurando sia l’interno della fonte che l’esterno con la creazione di una piccola area di sosta con sedile in pietra. Il progetto è dell’architetto Lorenzo Borgogni, mentre il Rettore Mario Menicori sostenne energicamente l’intervento e pensò di collocare l’opera d’arte del maestro Angelo Enrico Canevari, il busto in bronzo raffigurante “Barbicone”, per impreziosire in maniera armonica ed elegante la semplicità della struttura. Nel 2008 la Contrada ha dedicato la Fonte proprio a Mario Menicori.

La Nobil Contrada del Bruco ha quindi continuato costantemente a prendersi cura di questa Fonte cittadina. Nel 2013, grazie ad un contributo del Monte dei Paschi di Siena, l’ha restaurata, ripulita ed ha effettuato minimi interventi di adeguamento funzionale, cercando così di preservare l’intervento del 1978. Con l’occasione ha inoltre dato alle stampe Dalla Fonte di San Francesco alla Fontanina, libro dal quale sono tratte le notizie qui riportate.

Documenti:

Estratti dalla pubblicazione Dalla Fonte di San Francesco alla Fontanina, Siena 2013:

 Cenni storici

 Canevari

 Mario Menicori

 Lavori di restauro del 2013

Autore scheda: Nobil Contrada del Bruco, Luca Andreini

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