Giuseppe Garibaldi a Rapolano Terme

Luogo: Rapolano Terme

Comune: Rapolano Terme

Settore di riferimento: Storia

Data/periodo: 1867

Descrizione: Nell’agosto del 1867 Giuseppe Garibaldi soggiornò a Rapolano per sottoporsi a una serie di terapie presso i bagni termali che erano situati dove oggi sorge lo stabilimento dell’Antica Querciolaia. Com’è noto, cinque anni prima, durante la battaglia in Aspromonte, Garibaldi venne colpito ad entrambe le gambe da alcuni proiettili vaganti: le ferite riportate, in particolare quella alla gamba sinistra, continuarono a tormentarlo anche negli anni successivi, costringendolo a visitare frequentemente i bagni termali di tutta Italia, sempre con scarsi risultati. I primi veri giovamenti, da quello che si è potuto evincere dagli incartamenti del generale, furono riscontrati proprio nel periodo di cure a Rapolano Terme.

Durante il soggiorno, Garibaldi fu ospite del conte Pietro Leopoldo Buoninsegni presso la villa a Poggio Santa Cecilia. Buoninsegni, così come il resto della sua famiglia, era un fervente patriota; il suo amore per l’Italia Unita e per l’ideale del Regno è testimoniato anche dal nome che diede ad alcuni poderi di sua proprietà in memoria di alcune delle battaglie più famose del Risorgimento: Solferino, San Martino, Curtatone, Montanara, Magenta, Castelfidardo e Goito.

La testimonianza dei miglioramenti di Giuseppe Garibaldi si può trovare nelle parole che egli stesso affidò a una lettera indirizzata a Ruggero Barni: I Bagni di Rapolano mi hanno tolto un resto d’incomodo al piede sinistro e l’effetto ne fu istantaneo; ciocché mi dà buona opinione di questi bagni, che penso di continuare per alcuni giorni. Se siccome ottenni la cessazione dei dolori potessi acquistare un po’ più d’elasticità, io mi troverei forte come prima.

La salute in miglioramento giovò anche all’umore del generale, che durante la permanenza a Rapolano compose un inno sulla riconquista della capitale e contro il potere della Chiesa. Alla fine del trattamento, Garibaldi lasciò le sue stampelle presso il municipio di Rapolano come segno dell’avvenuta guarigione.