Affreschi della Collegiata di San Gimignano

Luogo: San Gimignano

Comune: San Gimignano

Descrizione:  La Collegiata di Santa Maria Assunta fu edificata all’inizio del XII secolo. Nei primi anni del Duecento ne fu ruotato l’orientamento. Nel 1458, Giuliano da Maiano fu chiamato ad ampliare la chiesa con sei cappelle nel transetto e una nuova sagrestia. Nel corso dei secoli molti pittori lavorarono alle decorazione della chiesa, che fu poi restaurata in più circostanze dalla fine dell’Ottocento in poi. Il 13 luglio 1944 la Collegiata fu seriamente colpita da bombardamenti; furono danneggiati in particolare gli affreschi con la Crocifissione e le Nozze di Cana sul fianco destro, il Paradiso di Taddeo di Bartolo nella prima campata e la cappella di Santa Fina. Nel Novecento sono stati numerosi gli interventi di consolidamento e restauro (gli ultimi sono stati effettuati nel 2005).

Nella zona superiore della controfacciata sono visibili due pavoni, unico frammento visibile dell’originaria decorazione duecentesca. Nel lato destro della controfacciata, invece, ci sono affreschi di Memmo di Filippuccio, datati 1305, che raffigurano scene della vita di San Giovanni Evangelista e di San Nicola. Gli affreschi sono piuttosto rovinati a causa dell’apertura del rosone e della porta laterale.

Nei due pilastri addossati alla controfacciata, Lippo Memmi dipinse Santa Fina e Santa Caterina d’Alessandria con una devota. Nel 1333 lo stesso pittore, insieme al fratello Tederigo, affrescò la parete destra con le Storie del Nuovo Testamento. Nelle lunette della navata destra i Memmi dipinsero anche una serie di Profeti, che convivono con il dipinto San Gregorio appare a Santa Fina di Francesco di Segna.

Le scene della parete della navata sinistra sono da leggere in relazione a quelle dipinte nella navata destra. Troviamo le Storie dell’Antico Testamento, dipinte da Bartolo di Fredi  nel 1367, e i Profeti ritratti da Pier Francesco Fiorentino nella seconda metà del Quattrocento.

Sono di Taddeo di Bartolo il Paradiso e l’Inferno, i Quattro evangelisti e il Giudizio universale raffigurati nella prima campata della navata centrale e nella parete della controfacciata, mentre il Martirio di San Sebastiano è del fiorentino Benozzo Gozzoli.

La cappella di Santa Fina fu costruita nel 1488. Domenico Ghirlandaio ne affrescò le pareti con scene della vita di Santa Fina, mentre le decorazioni della volta furono eseguite da Sebastiano Mainardi, pittore sangimignanese cognato del Ghirlandaio.

La cappella dell’Immacolata Concezione presenta, infine, una decorazione della fine del Seicento con storie della vita di Maria di Pier Dandini e l’Immacolata Concezione di Ludovico Cardi, detto il Cigoli.

Bibliografia:

AA. VV., La Collegiata di San Gimignano. Studi e restauri, vol. I,  Protagon, Siena, 2007

AA. VV., La Collegiata di San Gimignano. L’architettura, i cicli pittorici e i loro restauri, vol. II, Protagon, Siena, 2009

Rapinò V., Le storie del Vecchio Testamento nella Collegiata di San Gimignano, edizioni San Paolo, Cinisello Balsamo, 2013

Vichi Imberciadori I., Torriti M., Torriti P., La Collegiata di San Gimignano e il suo museo di arte sacra, Cambi editore, Poggibonsi, 1988

Autore scheda: Alessia Quercioli

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