Percorsi romei in Val d’Orcia e Val di Chiana

Luogo: Abbazia di Spineto, Sarteano, Castiglioncello del Trinoro 

Comune: Sarteano 

Data/periodo: XII- XV sec. d. C. 

Descrizione: Sarteano era collocato su uno dei più importanti tracciati viari che collegavano le due strade più importanti nel corso del Medioevo, ovvero la Francigena e la Teutonica. Il percorso si staccava dalla Teutonica a nord di Città della Pieve, transitava per Chiusi e per Sarteano, raggiungendo Radicofani per inserirsi nella Francigena. Lungo questo tracciato si trovava un luogo di accoglienza dei pellegrini di straordinaria rilevanza: l’Abbazia di Spineto. Nei pressi dell’Abbazia si sviluppò un importante centro medievale – mai indagato ed oggi nascosto in mezzo alla macchia – su Poggio delle Moiane. Inoltre l’Abbazia creò un ospedale per i pellegrini sotto il proprio controllo anche a Radicofani. 

Fra i numerosi fasci viari che attraversavano la val d’Orcia, che possono latamente  rientrare nella generica definizione di vie romee, è compresa anche la cosiddetta variante della Francigena “dei Baptisteria“, una delle più importanti e significative varianti del tracciato principale che da Torrenieri e San Quirico proseguiva per Monticchiello, La Foce, Chianciano,  Sarteano, San Casciano Bagni e si ricollegava alla Francigena nei pressi dell’attuale ponte Gregoriano. Entrava nel territorio di Sarteano dalla zona di Poggio Foresta a Chianciano, attraversando l’Astrone e salendo dalle aree di  Poggio Bianco, San Mariano e Stigliano, per poi proseguire verso la zona delle Celle di San Francesco e da lì raggiungere il centro di Sarteano per poi scendere verso San Casciano dei Bagni dalla zona dei poderi Montarioso (luogo di ritrovamento di una tomba longobarda), Baccacciano e Caggiolo. Anche a Sarteano, come in tutti gli altri centri, erano presenti ospedali di accoglienza: l’Hospitale de Sartiano dedicato a Santa Maria e San Giacomo e una domus leprosorum. Il nome “dei Baptisteria” attribuito a questo percorso alternativo della Francigena a sud di Siena deriva dalla presenza lungo la strada di ben 19 chiese battesimali fondate tra il IV e V secolo dalla Diocesi di Sena Iulia. Gli assi viari erano sfruttati come linee di evangelizzazione e fino all’avvento della Repubblica di Siena fu compito della diocesi anche quello della manutenzione stradale.  

Altro asse viario era quello che  collegava Sarteano con l’attuale frazione di Castiglioncello del Trinoro, allora importante sede di Comune, salendo lungo l’attuale tracciato che attraversa una delle più vaste necropoli etrusche dell’intero agro chiusino, dalla zona di Santa Lucia, verso Molin Canale – Solaia –  Macchiapiana- Poggio Rotondo, giungendo nella sede del paese, per poi ridiscendere appunto verso la vallata, raggiungendo il castello di Chiarentana, oggi nel comune di Chianciano. 

Bibliografia:  

 La via Francigena nel senese: storia e territorio, a cura di Stopani R., Siena 1985 

 Bezzini M., Strada Francigena-Romea. Con particolare riferimento ai percorsi Siena-Roma, Siena 1996 

 Maroni A., Prime comunità cristiane e strade romane nei territori di Arezzo, Siena e Chiusi, Siena 1990 

 D’Orsi P., De Martinis A., Il programma di valorizzazione dei percorsi della Via Francigena in Provincia di Siena, in Castelli in aria, Sarteano 2010, pp. 

 Stopani R., La Val d’Orcia un'”area di strada” nel Medioevo, Centro Studi Romei 2011 

Links: 

http://www.sarteanoliving.it/it/1/voce/15-itinerari/133-tra-le-due-romee 

Autore scheda: Alessandra Minetti 

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