Archeodromo di Belverde a Cetona

Luogo: Località Belverde

Comune: Cetona

Data/periodo: Dal 2007

Descrizione: L’Archeodromo è un percorso didattico che integra e completa la visita al Museo Civico per la Preistoria del Monte Cetona e al Parco archeologico naturalistico di Belverde.

La ricostruzione sulle pendici del Cetona di un abitato dell’età del Bronzo, nel pianoro del Biancheto, consente uno scorcio di vita quotidiana tra gli inizi e la metà del II millennio a.C.. Per quanto riguarda le architetture delle due abitazioni proposte le ricostruzioni si sono ispirate ai pochi modelli conosciuti nell’Italia centrale tirrenica, per i periodi compresi tra il Bronzo antico (XXIII-XVIII sec. a.C.) e il Bronzo medio (XVII-XIV sec. a.C.). La parete di canniccio, fissata alla base da un allineamento di pietre, è intonacata con un impasto di argilla, sabbia e paglia. All’interno della struttura a pianta ellittica, per l’organizzazione degli spazi e dell’arredo, si è tratto spunto dai ritrovamenti di Nola, in Campania: nell’“abside” opposta all’ingresso è stato ricavato una sorta di soppalco, al di sotto del quale un recinto delimita l’area per l’alloggio degli animali o lo stoccaggio delle derrate. Al centro dell’abitazione è stato collocato un piccolo forno a cupola; su una parete poggia una scaffalatura con suppellettili e attrezzi da lavoro: vasellame riferibile alla media età del Bronzo, strumenti e armi in pietra, osso e metallo. È inoltre presente un telaio verticale con pesi discoidali di terracotta, armato con fili di lino; in un paniere, poco lontano, sono fiocchi di lana e lino, fusi a volano e filati. La seconda struttura abitativa è stata lasciata a uno stadio costruttivo incompleto, per mostrarne le tecniche di realizzazione.

Al riparo di una piccola grotta carsica, è stato ricostruito anche un accampamento paleolitico. Vi sono riprodotte le modalità di occupazione dello spazio e le principali attività di sussistenza di un gruppo di neandertaliani all’interno del proprio rifugio. In prossimità dell’imboccatura è stato riprodotto un focolare strutturato con pietre sul perimetro; nella zona centrale è stata allestita un’area per la lavorazione della pietra, con sparsi sul terreno nuclei e schegge di selce e diaspro, strumenti e scarti di lavorazione, insieme a pietre e a ciottoli usati come percussore. Ossa di animali sono sparse anch’esse un po’ ovunque, ma soprattutto lungo le pareti della grotta, dove venivano gettate per non ingombrare la superficie abitabile. Sul fondo della cavità, uno strato di frasche ricoperto da una pelle ricostruisce il giaciglio. Macellazione degli animali cacciati, preparazione del cibo, accensione del fuoco, lavorazione della pietra, del legno e della pelle sono le funzioni prevalenti che si è voluto riprodurre, tutte legate alla sussistenza del gruppo insediatosi nella grotta. È stata inoltre allestita un’area per laboratori didattici che hanno come tema le metodologie d’indagine archeologica. È stata creata una stratigrafia artificiale, composta da due livelli sovrapposti su una superficie di dodici metri quadrati. L’attività didattica si basa sullo scavo stratigrafico con relativa documentazione grafica, recupero dei reperti e primo intervento di restauro sui materiali portati alla luce. La finalità del laboratorio è quella di avvicinare il pubblico dei più giovani alla comprensione delle tecniche e dei processi interpretativi propri della ricerca archeologica.

Nei vari settori dell’Archeodromo vengono effettuati visite guidate, laboratori tematici, attività di sperimentazione e animazione. Il percorso prende avvio dal Centro servizi, dove sono allestiti aule per attività didattica, un punto informazioni, sosta e ristoro per i visitatori.

Bibliografia:

AMAT – Associazione Musei Archeologici Toscana (a cura di), La Preistoria. La vita quotidiana nella Toscana antica, Firenze, LITOGRAFIA I.P., 2012, p. 112

Cinelli M., Cicerchia F., Cetona. Un viaggio nel tempo. Itinerari turistici fra storia, arte e natura, Città di Castello, Litograf, 1999, p. 62

Cuda M. T. (a cura di), Parco Archeologico Naturalistico di Belverde, Siena, Protagon Editori Toscani, 1998, p. 119

Cuda M. T., De Angelis M. C., Un vaso antropomorfo della media età del bronzo da Belverde di Cetona, in Bellosi L., Fattorini G., Paolucci G. (a cura di), Capolavori ritrovati in terra di Siena. Itinerari d’autunno nei Musei Senesi, Siena, Silvana Editoriale, 2005, pp. 40-43

Cuda M. T., Volante N., Cetona. Archeodromo di Belverde, Milano, Silvana Editoriale Spa, 2007, p. 31

Cuda M. T., Volante N., Sul Monte Cetona alla ricerca dell’uomo, “Archeologia Viva”, Anno XXIX, n. 140, Marzo/Aprile 2010, pp. 40-49

Cuda M. T., Umberto Calzoni a Cetona, in Minetti A., Paolucci G. (a cura di), Grandi archeologi del Novecento. Ricerche tra Preistoria e Medioevo nell’Agro Chiusino, Centro stampa Giunta Regione Toscana, 2010, pp. 21-30

Grassini P., Cetona e il suo ambiente, Roma, Tipografia Laziografik s.n.c., 1986, p. 93

Saioni M., De Angelis M. C. (a cura di), …Ti mostrerò cose mai viste. Gli scavi di Belverde nei diari di Umberto Calzoni, Perugia, Fabrizio Fabbri editore, 2005, p. 95

Links:

Sito del Museo Civico per la Preistoria del Monte Cetona

Sito del Comune di Cetona 

Pagina Facebook del Museo Civico

Autore scheda: Michela Maccari

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