Chiesa di Sant’Agostino a Montepulciano

Luogo: Montepulciano

Comune:  Montepulciano 

Data/periodo: 1285

Descrizione: I primi lavori per la costruzione della chiesa presero avvio nel 1285 e vennero patrocinati dallOrdine degli Eremitani di SantAgostino. Dopo un lungo periodo di stasi i lavori subirono un’improvvisa accelerazione grazie al lascito testamentario del poliziano Francesco Aragazzi morto nel 1429. Nel 1437 il progetto per la realizzazione della facciata in travertino venne affidato allo scultore e architetto Michelozzo di Bartolomeo (Firenze 1396 – 1472), che nella Pieve di Santa Maria, sempre a Montepulciano, stava ultimando il monumento funebre del figlio Bartolomeo, umanista e segretario apostolico, deceduto nello stesso anno del padre (vedi oggi Cattedrale). L’artista fiorentino realizzò nel 1439 i primi due registri ed il rosone fondendo abilmente stilemi tardogotici a raffinate ornamentazioni rinascimentali. Il primo registro, chiaramente ispirato a modelli ghibertiani e brunelleschiani,  è connotato da unesuberante partitura ornamentale: quattro specchiature rettangolari inquadrano il portale centrale strombato decorato a motivi a candelabra fitomorfe; ogni specchiatura è delimitata da classicheggianti paraste scanalate e rudentate; queste, ai lati estremi, diventano binate e leggermente sopravanzate. Il secondo registro è invece legato alla cultura tardogotica come dimostrano le due paraste a pinnacolo che inquadrano la cornice mistilinea centrale che sovrasta la lunetta, elemento decorativo ricorrente nella prassi ornamentale michelozziana. Quattro nicchie archiacute, collocate in corrispondenza delle sottostanti specchiature, terminano la decorazione. Anche il gruppo in terracotta dipinta con la Madonna col Bambino e i Santi Giovanni Battista e Agostino, inserito nella lunetta del portale, venne realizzato dalle sapienti mani dello scultore-architetto fiorentino. La pregevole opera fu realizzata fra il 1438 ed il 1439. 

Il terzo registro ed il timpano, con al centro il grande stemma dell’Opera e Fraternita di SantAgostino, vennero ultimati nel 1509. Il prospetto è preceduto da un sagrato con scalea anchesso in travertino. Sul fianco destro si erge la settecentesca torre campanaria a mattoni. L’interno, ad un’unica navata, venne ampiamente rimaneggiato tra il 1784 ed il 1791 quando venne accorciata l’abside ed eliminato il transetto. Sull’altare maggiore è collocato il Crocifisso policromo in legno intagliato realizzato nel 1533 da Antonio da Sangallo il Vecchio (1455-1534); la figura del Cristo è caratterizzata dai plastici e vigorosi rilievi anatomici. I sei altari laterali sono ornati da dipinti di alta qualità. Partendo dal primo a sinistra e procedendo in senso orario troviamo: l’Ascensione di Cesare Nebbia datata 1585; la Madonna della Cintola, dipinta da un artista fiorentino della seconda metà del Cinquecento; la Crocifissione e Dolenti dellabile erede del Verrocchio Lorenzo di Credi (1459/60.-1537) -menzionata nell’edizione del 1568 delle Vite di Giorgio Vasari-; la Pietà, anchessa realizzata da un raffinato pittore fiorentino di secondo Cinquecento; il San Nicola da Tolentino del pittore senese Giovanni di Paolo di Grazia (1398-1482); la Resurrezione di Lazzaro realizzata dal valente allievo del Bronzino Alessandro Allori (1535-1607). L’antica parete absidale, oggi celata dall’accorciamento settecentesco, è ornata da affreschi realizzati nel 1634 dal pittore poliziano Bartolomeo Barbiani; al centro è ubicato un Crocifisso ligneo eseguito nel XIV secolo. 

Bibliografia:

Longi R., Montepulciano, in L. Martini (a cura di), Montepulciano e la Valdichiana senese, Calenzano (Fi), Mondadori, 2000, pp. 70-71 

Autore scheda: Roberto Longi