Storia di Sinalunga

Luogo: Sinalunga

Comune: Sinalunga 

Data/periodo: Dal VIII a.C. 

Descrizione: Antico insediamento etrusco risalente al VIII/VI sec. a.C. Sinalunga, il cui nome sino allOttocento inoltrato fu Asinalonga, è un caratteristico borgo toscano, dove si possono ammirare molteplici bellezze artistiche ed apprezzarne la storia degli illustri cittadini. 

A prima vista la parte nuova del centro abitato che cinge il centro storico può sviare il viaggiatore, che solo arrivando allinterno della parte vecchia, ne comprende le potenzialità. Giunti in piazza Garibaldi, si può da subito ammirare sulla sinistra la casa natale del compositore Ciro Pinsuti, morto a Firenze nel 1888 il cui maestro ed amico fu il grande Gioacchino Rossini. Volgendo lo sguardo sul finire della piazza, si staglia la chiesa di San Martino o CollegiataIniziata nel 1587 su progetto dei perugini Simone e Bernardino Ferri. A croce latina ad una navata sui lati si aprono quattro cappelle dove si possono ammirare molte pregevoli opere tra cui la “Madonna col Bambino” di Benvenuto di Giovanni del XVI secolo e la “Madonna con il Bambino e i Santi” di Giovanni Antonio Bazzi detto il Sodoma o lo “Sposalizio della Vergine” del seicentesco Rutilio Manetti e molti altri ancora. Uscendo dalla collegiata sulla sinistra troviamo unaltra importante chiesa con facciata seicentesca, dedicata alla Santa Croce che conserva al suo interno un bellissimo dipinto raffigurante lo Sposalizio della Vergine” attribuito alla scuola di Luca Signorelli o il dipinto del Seicento di Giovanni Antonio Cerretelli “Gesù inchiodato alla Croce“. Continuando a passeggiare entrando nel centro storico oltre a godere della quiete si possono ammirare gli importanti scorci paesaggistici e continuare a scoprire importanti monumenti, come la torre campanaria del medievale Palazzo Pretorio, eretto tra il 1337 e il 1346 e restaurato nel XV e XVII secolo. Questa era la sede dell’autorità civile dove in facciata e nel lato orientale sono ancora presenti vari stemmi dei Podestà dell’epoca della Repubblica di Siena e quelli dell’epoca medicea oltre alla gogna dove i malviventi o presunti tali venivano posti al pubblico scherno.  

Una cosa che subito si nota, sono sicuramente le molteplici chiese, infatti Sinalunga, oltre alle già citate conta anche la Chiesa di Santa Maria delle Nevi costruita nel 1685 ad unica navata che conserva un bassorilievo di scuola senese raffigurante la “Madonna con il Bambino ed Angeli” del Quattrocento e la riproduzione dalloriginale, di un dipinto su tavola raffigurante la “Madonna con Bambino” attribuita a Benvenuto di Giovanni. Lantica Chiesa di Santa Lucia risalente al XIII secolo e ampliata nel 1568, che rappresenta un tipico esempio di architettura romanica e dove sono custodite importanti affreschi, od ancora, discostandoci dalla parte antica, la Chiesa della Madonna del Serraglio che secondo la tradizione, porta questo nome dalleroica resistenza dei Sinalunghesi in battaglia ed il Convento di San Bernardino, posto sul colle di Poggio Baldino, a circa 500 metri dal paese, costruito nel 1499 e ampiamente restaurato nel Settecento. Molte altre piccole chiese sono sparse nel territorio comunale, comunque interessanti per arte ed architettura, sono collocate sia nel parte vecchia che nelle frazioni di Sinalunga, come la Chiesa di S. Cristoforo a Bettolle, la Pieve di Santa Maria delle Grazie a Guazzino, la Chiesa della Madonna del Soccorso e la Collegiata di San Biagio a Scrofiano, solo per citarne alcune. 

Altro luogo da non perdere nella visita a Sinalunga è senza dubbio, il Teatro Comunale dedicato nel 1878 a Ciro Pinsuti. Costruito nel 1797 dall’Accademia degli Smantellati, rappresenta un piccolo gioiello del tardo Settecento con delicati decori che ne esaltano leleganza. Il teatro è stato recentemente restaurato ad opera dell’Amministrazione Comunale e riaperto al pubblico nell’ aprile del 2002. Se il teatro è intitolato al celebre compositore, con altre manifestazioni è stato ricordato il parimenti celebre personaggio delle terre tra Sinalunga e Torrita di Siena: Ghino di Tacco. Il brigante’ cantato nei versi di Dante nella Divina Commedia, è stato celebrato nel 1992 dall’Associazione Sinalunga Storia e Cultura nella rappresentazione  Dramma in due atti liberamente tratto da episodi di vita del personaggio di Franco Manfriani’ con regia di Massimo Masini allestito in notturna nella piazza Garibaldi. 

Le bellezze artistiche e culturali della cittadina, sono accompagnate dallimportanza della produzione agricola del posto soprattutto per olio e buon vino. 

Bibliografia:

Longi R., Arte e storia nella Collegiata di Sinalunga, Chiusi, Edizioni Luì, 1995

Links 

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Autore scheda: Linda Coppi 

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