Museo Civico “La Città Sotterranea” di Chiusi

Luogo: Via Seconda Ciminia, 1 

Comune: Chiusi 

Data/periodo: Da epoca etrusca agli inizi del XX sec. d.C. 

Descrizione: Il Museo La Città Sotterranea, attraverso le sue tre sezioni, si propone come strumento didattico e conoscitivo della complessa realtà archeologica, storica e geografica della città 

Nella prima sezione si riassume la storia degli scavi della rete cunicolare etrusca che si sviluppa nel sottosuolo della moderna città e le ricerche sulla figura di Porsenna, potente lucumone etrusco che alla fine del VI sec. a.C. mosse guerra a Roma. 

Porsenna ha legato il suo nome a quello del Mausoleo in cui sarebbe sepolto insieme ad un ricchissimo tesoro; la leggenda tramandataci, vuole infatti che la tomba di Porsenna venisse edificata sotto la città di Chiusi al centro di una serie di cunicoli che formerebbero un vero e proprio labirinto. Per secoli si è ritenuto che i cunicoli etruschi scavati nel sottosuolo della città dovessero condurre al favoloso tesoro, per questo molti esploratori e avventurieri si sono insinuati nel sottosuolo della città lasciandoci suggestivi e leggendari racconti delle loro imprese. 

La seconda sezione dedicata alle “Attività produttive” è ospitata nelle stanze dellantico palazzo Bonci – Casuccini, in origine adibite a magazzino dellomonima azienda agricola.  

In questa sezione sono esposte attrezzature legate allo sfruttamento del lago di Chiusi, alcune cartine che illustrano lo sviluppo e la successiva contrazione della palude nellarea della bassa Val di Chiana, oltre ad alcuni attrezzi agricoli dei secoli XIX e XX. La visita prosegue poi nel sottosuolo in locali sotterranei ricavati riadattando antichi cunicoli etruschi ed utilizzati fino alla prima metà del XX secolo come cantine. 

Da queste stanze si passa ad altri ambienti ipogei nei quali è stata allestita la terza sezione del Museo, quella dedicata allepigrafia etrusca. Qui troviamo un ricchissimo corpus di oltre 500 iscrizioni funerarie etrusche, tra urne e tegole cinerarie costituenti la più grande esposizione al mondo sull’epigrafia funeraria etrusca. 

Leggendo le iscrizioni è possibile riconoscere le lettere dellalfabeto e capire come la lingua di questo popolo scomparso si fosse evoluta durante mezzo millennio di storia. 

Infine la visita termina con laffaccio su un monumentale pozzo realizzato dagli Etruschi per attingere acqua da un laghetto posto all’interno di una grotta naturale, a circa 30 m. di profondità. 

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Autore Scheda: Luca Nasorri 

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