Fonte Vetriana – Sarteano

Luogo: Fonte Vetriana

Comune: Sarteano

Descrizione: Fonte Vetriana è una piccolissima frazione di Sarteano posta lungo la via che conduce alla vetta del Monte Cetona e segna lo spartiacque tra l’altopiano di Sarteano e la Val d’Orcia.

Il luogo, di forte suggestione paesaggistica, è isolato e rimasto per molti secoli chiuso ai contatti esterni.

Una presenza preistorica in zona è accertata dal ritrovamento di due bifacciali del periodo Acheuleano, cioè di una fase del Paleolitico Inferiore riferibile a 750.000-120.000 anni fa, ma l’attribuzione a una fase preistorica delle due cavità vicine all’agriturismo omonimo, che si trova riportata in molti siti web e in alcune guide, è assolutamente da escludersi. Queste cavità si trovano lungo una parete di calcare che è stata sicuramente utilizzata come cava, forse già in epoca etrusca, e sicuramente molto antichi sono anche i blocchi di costruzione degli edifici di fronte. Difficile collocare con precisione le notizie di ritrovamento di tombe tardo-orientalizzanti con buccheri a cilindretto, nota da fonti archivistiche, ma la frequentazione etrusca della località è certa. E sono proprio gli edifici conservati che, nella loro struttura, conservano le tracce della lunga storia di questo agglomerato.

Molte delle case, un tempo poderi, impostano le loro fondamenta sulla roccia. Il borgo, oggi sede di due agriturismi, è base di partenza per escursioni verso la vetta del Monte Cetona, lungo sentieri che presentano un forte interesse naturalistico e geologico. Nelle vicinanze si trovano i piccoli nuclei abitativi di Casa Bebi, Fonte Renza e Borgo Fastelli.

La località è stata anche luogo di sanguinosi scontri tra partigiani della Brigata S.I.M.A.R. ed esercito nazista durante la Seconda Guerra mondiale; una lapide del 1980 ricorda il sacrificio di questi uomini: A.N.P.I. gruppo bande S.I.M.A.R. – Formazione monte ‘Soratte e Cetona’ – 8 settembre 1943 – 24 giugno 1944. Ad alcuni dei nostri caduti i nazifascisti dissero prima di ucciderli: ‘a tenervi in vita non c’è niente di guadagnato ad ammazzarvi niente di perso’. Perché tanta inumana criminale arroganza mai più possa affiorare, a Fontevetriana culla e cuore della formazione, noi, partigiani  sarteanesi, poniamo questo cippo. Ora e sempre resistenza.

Bibliografia:

Galiberti A., Il Paleolitico e il Mesolitico in Toscana, Poggibonsi, Lalli Editore, 1997, pp. 58-59

Fonti:

Arch. SAT, 196 1-70, pos. 9 Siena 10

Autore scheda: Alessandra Minetti

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