Chiantishire

Luogo: Chianti

Comune: Castellina in Chianti, Gaiole in Chianti, Radda in Chianti, Castelnuovo Berardenga

Data/periodo: Seconda metà del Novecento

Descrizione: La “contea” del Chianti, come viene comunemente definita in lingua inglese (Chiantishire significa infatti letteralmente “contea del Chianti”), deve il suo nome al romanzo del britannico John Mortimer, intitolato Summer’s Lease, pubblicato nel 1988 e diventato in seguito una serie televisiva di successo in Inghilterra, alimentando il mito della Toscana seducente, profondamente caratterizzata dalla bellezza dei suoi paesaggi modellati dal tempo.

Diversi viaggiatori, semplici turisti, letterati, artisti, intellettuali, imprenditori, borghesi e nobili anglosassoni hanno soggiornato nel Chianti, alcuni vi si sono fermati stabilmente, conquistati da un territorio la cui immagine è stata esportata in tutto il mondo.

Il Chiantishire è dunque un’invenzione della mondanità vacanziera, del turista e per il turista, che si comincia a costruire nel periodo successivo alla fine della mezzadria, quando i poderi vengono abbandonati e alcuni, i primi a intuire le potenzialità del territorio, cominciano a ristrutturarli per viverci o farne alberghi.

Nel Chianti sono passati, e si sono fermati, molti personaggi. Meritano di essere ricordati, tra gli altri, Sting, i Rolling Stones, il Marchese di Londonderry, Matthew Spender, Maro Gorky, Margaret d’Inghilterra e la Regina di Olanda, che come ci ricorda Alessandro Falassi amava mescolarsi tra la gente comune e ballare in piazza durante le feste di paese.

Bibliografia:

Quondam A., Tre inglesi, l’Italia, il Rinascimento. Sondaggi sulla tradizione di un rapporto culturale e affettivo, Napoli, Liguori Editore, 2006

Spender M., In Toscana. Considerazioni di un artista inglese sull’arte, gli usi, i costumi e le stranezze degli italiani tra i quali vive,  Firenze, Barbès editore, 2008

Video:

Intervista ad Alessandro Falassi raccolta da Valentina Lusini e Pietro Meloni a Castellina in Chianti (SI) il 30 giugno 2013

Autore scheda: Pietro Meloni

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