Luciano Scali – L’intervista

Luogo: Murlo

Comune: Murlo

Settore di riferimento: Personaggio locale

Data/Periodo: Intervista rilasciata a settembre 2014

Descrizione: Luciano Scali, erudito del comune di Murlo e membro dell’Associazione MurloCultura, racconta la storia del territorio anche attraverso i toponimi.

Sono numerose le ricerche che ha condotto sull’origine dei nomi, talvolta bizzarri, che caratterizzano i luoghi del territorio e spesso hanno portato alla luce avvenimenti e storie dimenticate, come il toponimo “Poggio delle Fate” che si chiama così perché vi si osservava nascere l’arcobaleno, o il toponimo dell'”Apparita”, dal racconto dell’apparizione di una giovane donna e della sua casa ad ogni luna piena. O ancora i toponimi “Cucculeggia” e “Rospatoio”, probabilmente nati dalla presenza di alcune specie animali.

I toponimi, racconta Scali, sono sempre stati impiegati per individuare i luoghi e ci testimoniano come l’uomo conoscesse e riconoscesse le caratteristiche del territorio, definendolo attraverso la flora, la fauna, gli abitanti e gli avvenimenti del luogo, individuando quei punti inamovibili nel paesaggio e nella memoria della storia locale. Patrimonio immateriale ancora vivo e utilizzato soprattutto dagli anziani e da chi, come i cacciatori o i cercatori di funghi, percorre in lungo e in largo il territorio. I toponimi sono molto di più di semplici nomi, sono nomi che parlano del rapporto tra l’uomo e la realtà che lo circonda e della sua capacità di osservarla attentamente.

Documenti:

Un racconto sul “Poggio delle fate” a cura di Luciano Scali, 2001

Links: 

Sito dell’Associazione MurloCultura

Autore scheda: MariaNovella Carniani