Castello di Spannocchia – Chiusdino

Luogo: Spannocchia

Comune: Chiusdino

Data/periodo: XIII secolo

Descrizione: Il Castello di Spannocchia prende il nome dai suoi primi proprietari, la famiglia Spannocchi,  costituita da banchieri e commercianti, che lo fecero erigere intorno al 1200. Nel 1225 il castello è nominato per la prima volta in un documento di vendita di una parte della tenuta ai monaci del limitrofo convento di Santa Lucia, i cui ruderi sono ancora oggi visibili. La fortuna di questa famiglia si riflette nel castello, che, passato in altre mani dal 1800 in poi, si è conservato fino ad oggi, mantenendo l’atmosfera del passato ma inserendosi perfettamente nella modernità. La tenuta, infatti, è ora dedicata alla difesa del patrimonio naturale, all’educazione ambientale, all’agricoltura biologica, alla protezione delle razze animali antiche e all’ospitalità sia di turisti sia di giovani che vogliono fare un’esperienza diversa lavorando in campagna.

Nel 1925 lo scrittore fiorentino Delfino Cinelli lo scelse come luogo ideale per ritirarsi a scrivere; suo figlio Ferdinando ne fece la sede della “Etruscan Foundation”, che si occupa di archeologia; oggi ospita la “Spannocchia Foundation” che, insieme all’Associazione Castello di Spannocchia, ambedue fondate dalla nipote Francesca Cinelli e dal marito Randall Stratton, affronta le tematiche ambientali e di conservazione e sostenibilità. Il territorio della tenuta fa morfologicamente parte della Montagnola Senese; è costituito da una “breccia” risalente al Miocene, conosciuta come “Breccia di Grotti”, che conferisce all’area una natura selvaggia, in cui boschi e calanchi si alternano a campi coltivati. Il panorama si è mantenuto nel tempo, rimanendo quello tipico dell’agricoltura legata alla mezzadria. Si possono incontrare i suini di cinta senese, che vengono allevati allo stato semibrado, ma anche  gli asinelli dell’Amiata e i bovini di razza Calvana, che forniscono una eccellente carne. Questi allevamenti fanno parte del progetto “Arca di Noè” creato per la conservazione delle specie locali. Il castello, come avveniva spesso nel medioevo, era circondato da case coloniche che ospitavano i servi prima e i mezzadri poi; alcune di esse sono state recuperate per ospitare i turisti e gli stagisti che vengono a fare periodi di studio e lavoro nei campi.

Tutta la tenuta è portata avanti sulla base di un concetto di sostenibilità sia ambientale che economica: si mantiene con il lavoro agricolo e turistico, e attua interventi di risparmio energetico come il recupero dell’acqua piovana, il pozzo artesiano, il riscaldamento a biomassa con legno di castagno locale, l’utilizzo di pannelli solari. Nel 1994 ha ottenuto la certificazione ICEA come  Azienda Agricola Biologica.

Bibliografia:

Agnoletti M., Italian Historical Rural Landscapes: Cultural Values for the Environment, Springer, Firenze, 2013

Morris M. Weiss M., The Mystery of the Tuscan Hill, Morris Weiss Editors, USA, 2006

Links:

Tenuta di Spannocchia

Autore scheda: Rosella Pristerà