Il borgo di Orgia – Sovicille

Luogo: Orgia

Comune: Sovicille

Data/periodo: Il luogo fu probabilmente abitato fin da epoca etrusca, ma i primi documenti certi risalgono all’ VIII secolo

Descrizione: Il nome del borgo trarrebbe origine dal ricordo delle feste – le “orgie” – che i pagani celebravano in onore di Bacco.
Il luogo fu probabilmente abitato fin da epoca etrusca, come testimoniano alcuni frammenti di mura. Le prime notizie certe su Orgia risalgono tuttavia ad un documento del 730 con cui Warnefred, gastaldo in Siena di Liutprando XVIII re dei Longobardi affidava l’abbazia di S. Eugenio in Pilosano all’ordine benedettino, includendo appunto Orgia tra i possedimenti di cui veniva dotata l’abbazia. L’abbazia vantava ancora tale possedimenti alla metà dell’XI secolo, quando il luogo, come attesta un documento del 1073, si era ormai sviluppato come sede di castello.
Nel XII secolo, tuttavia, il castello era ormai divenuto sede principale della grande casata degli Ardengheschi.

Nel 1156, in seguito ad una contesa con gli Ardengheschi, i senesi dettero alle fiamme il castello, che venne tuttavia ben presto ricostruito. A differenza di quanto era accaduto per Sovicille, ceduto pacificamente dagli Ardengheschi alla Repubblica senese, questi si erano opposti infatti alla cessione del castello-fortezza di Orgia considerata, per la sua posizione strategica, più importante della stessa Sovicille. La contesa sfociò in un vero e proprio scontro armato. Nel 1167 gli Ardengheschi si convinsero infine a cedere sotto forma di donazione il castello ai senesi.
In base ad un nuovo trattato stipulato nel 1179 tra le autorità comunali e la casata degli Ardengheschi, i Senesi giuravano che non avrebbero compiuto acquisizioni nella circoscrizione di Orgia senza il consenso dei conti, i quali da parte loro si impegnavano a non impedire che gli uomini inviati sul luogo dai Senesi potessero rifornirsi di “acqua, fieno, erba e legname”. La situazione di Orgia rimaneva dunque poco definita.
Di fatto, il castello di Orgia, il più conteso dei possedimenti degli Ardengheschi, rimase sotto il controllo della nobile famiglia fino al 1197, quando i senesi vi imposero il loro potere. Con un arbitrato del 1202 Orgia tornava tuttavia nelle mani degli Ardengheschi, ma le imposte che in cambio la comunità doveva a Siena segnavano l’inizio della decadenza di Orgia e della casata degli Ardengheschi.

Nel corso del Duecento, con la restaurazione imperiale imposta da Federico II in Toscana, Orgia fu sottratta al controllo di Siena e fu fatta sede di castellani dell’imperatore; con la morte di Federico II, tuttavia, il castello tornò definitivamente nelle mani dei Senesi, che ne fecero il centro di un Vicariato nel 1262.
Nel 1333 Orgia fu distrutta dalle scorrerie di Ciupo degli Scolari, a capo di una milizia pisana decisa a vendicare la vittoria senese dell’anno precedente sulle truppe pisane-massetane. Il castello, distrutto, non fu più ricostruito.

Bibliografia:

Boetti G., Suavis Locus Ille. Sovicille: vicende delle sue origini nella storia, Cassa Rurale e Artigiana di Sovicille, 1980, pp. 81-88

Cammarosano P., Passeri V., Città borghi e castelli dell’area senese-grossetana, Amministrazione provinciale di Siena, 1984, p. 207

Cortonesi G., Fontani M., Storia di un antico castello “Suvvicille”, Siena, Edizioni Cantagalli, 2006, pp. 62-63

Guerrini R. (a cura di), Sovicille, Cassa Rurale ed Artigiana di Sovicille, 1988, p. 49

Repetti E., Dizionario geografico fisico storico della Toscana, Firenze, 1833-1846

Autore scheda: Eleonora Belloni