La poltroncina nel bosco di Murlo

Luogo: Val di Merse

Comune: Murlo

Data/periodo: 2000

Descrizione: Le persone hanno imparato a orientarsi e darsi punti di riferimenti nello spazio in modi assai particolari. Sviluppano un proprio senso dei luoghi, capacità di comprendere il mondo circostante e ricondurlo dentro un orizzonte di significato riconoscibile.
Così accade spesso che interferenze esterne vengano risemantizzate dentro l’habitat nel quale si vive, e riconfigurato come punto cardinale.
È il caso di una sedia di plastica abbandonata in un bosco di Murlo, lungo uno dei sentieri della vecchia ferrovia che serviva le miniere di carbone. Sedia anonima, di plastica bianca, comune in tante abitazione con giardino, che la utilizzano per riposarsi, reclinandola, è stata abbandonata nel bosco nessuno sa da chi. Ovviamente l’atto è incivile, smaltire i rifiuti nel bosco non è soltanto maleducazione ma mette seriamente a rischio un intero ecosistema. Non tutti gli oggetti, però, vengono accolti nello stesso modo. Bottiglie di plastica, rifiuti alimentari, lattine di alluminio sono spazzatura che non si può tollerare. Una sedia di plastica, invece, suscita un interesse differente, a partire dalla storia che ci è nascosta, negata dal silenzio di chi lì l’ha abbandonata. Forse un cercatore di funghi? Magari un fotografo intento a scattare immagini del paesaggio circostante che voleva mettersi più comodo.

Quale che sia la storia – ognuno immagini la sua a piacimento – la sedia nel bosco di Murlo è divenuta, come spesso accade, un punto di riferimento per orientarsi nello spazio. Luciano Scali ci ha raccontato che in un’altra parte del bosco vi è un frigorifero che i cacciatori usano come punto di ritrovo, “ci si vede al frigorifero allora”. Questo perché l’uomo non sempre è in grado di diversificare la natura, le piante, gli alberi, tranne quando questi non presentino delle peculiarità tali da renderli unici. Difficile dirsi “ci si vede al leccio dopo il ponte, quello alto”, probabilmente non ci sarebbe alcun incontro. La sedia, invece, oggetto intruso in un paesaggio completamente differente, si presta, nella sua unicità, a farsi segnale stradale, indicazione e luogo di ritrovo per chiunque voglia avventurarsi nel bosco, ben inteso, già sapendo dove si trova la sedia.

Autore scheda: Pietro Meloni