Personata – Sovicille
Luogo: Strada vicinale di Personata
Comune: Sovicille
Data/periodo: 1000. La chiesa di S. Margherita de “P(er)sonatu” compare già nel 1078 quando la contessa Matilde ne confermò alla diocesi di Volterra, col giudizio del 2 febbraio, i relativi diritti e beni. Le alterne vicende politiche accompagnate da scorrerie e invasioni militari, determinarono probabilmente lo stato di abbandono del luogo tanto che nel 1604 Monsignor Usimbardi ne decretò la distruzione, concedendone travi e sassi a Solderio Patrizi che edificò un nuovo oratorio dedicato a San Jacopo all’interno dei propri possedimenti.
Scarsi sono i documenti sulla costruzione della villa ubicata nella vasta tenuta che i Patrizi acquistarono nel 1577 dai Mandoli Piccolomini. L’edificio menzionato nell’atto notarile era una semplice “domibus super eis ad usum rustici”. E’ probabile che poco dopo l’acquisto, i Patrizi decidessero di adeguare gli edifici esistenti a nuove esigenze di rappresentanza ingrandendoli dando maggiore enfasi al fronte sul giardino con la costruzione di una loggia al piano nobile.
Via via, furono aggiunti in successive aggregazione una serie di edifici, come mostra una planimetria del piano terreno della villa, attribuita all’architetto senese Jacomo Franchini e conservata suo taccuino presso la Biblioteca Comunale di Siena.
Altri disegni sempre del medesimo taccuino, ascrivibili a Sebastiano Cipriani, l’architetto di cui i Patrizi si servirono più volte anche fuori Siena, testimoniano la volontà sul finire del XVIII secolo e gli inizi di quello successivo, non è chiaro se da parte di Patrizio o del figlio Costanzo, di armonizzare il complesso entro un progetto unitario che tuttavia non fu realizzato. Agli inizi dell’ ’800 la proprietà apparteneva ai Finetti
Descrizione: La chiesetta, edificio a pianta ottagonale, ha i prospetti ad intonaco appena sottolineati da modanature e da un aggettante cornicione su cui si imposta un basso tiburio parimenti ottagonale che contiene la cupola ed è coperto con tetto piramidale. Sulla facciata è un semplice portale con timpano triangolare mentre sul retro si addossa il corpo più basso della sacrestia. E’ attribuibile all’architetto Jacomo Franchini che chiaramente si ispirò, rielaborandoli a modelli borrominiani. Collocata in fondo ad un viale di cipressi è in perfetto asse con il fronte della villa. Questa ha una pianta a forma di C con avancorpi laterali che racchiudono un cortile ed è compresa tra il giardino sul lato posteriore e i fabbricati laterali più bassi, destinati a funzioni agricole. Sono stati addossati sul retro della villa una serie di fabbricati probabilmente durante il secolo XIX.
Il confronto con la villa di Cetinale col quale la villa di Personata condivide molti elementi, a partire dalla planimetria anche qui con ali e la presenza della galleria centrale che buca l’edificio mettendo in relazione il viale d’accesso con il giardino retrostante si da consentire la vista in lontananza, è interessante.
Come risulta da un disegno conservato nel fondo Chigi della Biblioteca Apostolica Vaticana, in un primo momento era stata prevista anche a Cetinale la costruzione di una cappella ottagonale in asse con la facciata.
Bibliografia:
Guerrini R. (a cura di), Sovicille, Milano, Electa, 1988, p. 19
Mussari B. e Rotundo F. (a cura di), La regola e il Capriccio. JacomoFranchini e il barocco senese, Arti Grafiche Ticci, Sovicille (SI), 2010, pp. 27, 30, 108, 117
Mussari B.,Villa Patrizi a Personata. I disegni per il progetto di adeguamento attribuiti a Sebastiano Cipriani, in “ Quaderni del Dipartimento P.A.U.” XIX-XX (2009-2010) [2011], 37-40, pp. 65-78
Repetti E., Dizionario Geografico Fisico Storico della Toscana, Firenze 1833-1845 (versione on-line a cura del Dipartimento di Archeologia e Storia delle Arti dell’Università degli Studi di Siena, 2004), sub voce Personata in Val di Merse
Fonti:
ASBAP Si e Gr: schede nn. 00403778, 00403779 (compilate a cura di R. Pistolesi, 1995); scheda n. 00494512 (compilata a cura di O. Ciapriani, M. Lisci, 1997)
Autore scheda: Silvio Masignani