Radicondoli e la Val di Cecina
Luogo: Radicondoli
Comune: Radicondoli
Data/periodo: 1100
Descrizione: Radicondoli sorge su un colle che, amministrativamente, segna il punto di incontro tra i territori toscani di Siena, Grosseto e Pisa, e geograficamente è l’incrocio di tre valli, la Val d’Elsa, la Val di Merse e la Val di Cecina.
Quest’ultima valle prende il nome dal fiume che la percorre, il Fiume Cecina, che attraversa anche il territorio di Radicondoli, per sfociare nel Mar Tirreno. Per Radicondoli la Val di Cecina ha un’importanza storica rilevante, poiché questo comune sin dall’antichità fa parte della diocesi di Volterra, che sovrasta la valle. Ciò ha implicato per lunghissimo tempo un rapporto privilegiato con questo territorio, fatto di sudditanza da un lato ma anche di prestigio: Radicondoli si è infatti arricchita di chiese e pievi, molte delle quali sono arrivate fino a noi.
L’inizio della storia di Radicondoli è legato alla Val di Cecina: a Volterra viene stilato il primo documento storico che riporta il nome di “Radicundula”, una bolla del 1156 con cui il vescovo volterrano Galgano “conferma alla chiesa battesimale di Radicondoli diritti e privilegi su altre chiese”. Nel 1161 lo stesso vescovo si aggiudica, per 44 lire pisane e lucchesi, tutte le terre, vigne e uomini lavoranti di Radicundula.
Oggi queste influenze sono ormai scomparse, sebbene Radicondoli resti dentro la diocesi di Volterra; ma la Val di Cecina continua ad offrire un elemento preziosissimo, il panorama mozzafiato che si gode dal “giro a fosso” o “giro della mosca”, come chiamano i radicondolesi la passeggiata che costeggia le antiche mura ad ovest del paese, oggi scomparse, e che rappresenta un punto di passeggio particolarmente amato dalla comunità locale. Lo sguardo si apre su una immensa distesa di colline, proprio nel punto in cui si incontrano la Val d’Elsa e la Val di Cecina; si può quindi godere della bellezza delle torri di San Gimignano per poi far proseguire lo sguardo fino alla rocca di Volterra.
L’ambiente naturale predomina in un paesaggio con pochissimi segni di antropizzazione, e regala tramonti indimenticabili. La notte le poche cittadine illuminate sembrano isole luminose in un mare nero dovuto al pochissimo inquinamento luminoso della zona.
Bibliografia:
Mordhorst S., Guida alla Val di Cecina, Siena, Nuova Immagine Editrice
Pazzagli P., Radicondoli dalle origini alle leggi leopoldine, Colle Val d’Elsa, Vanzi Editore, 2011
Autore scheda: Rosella Pristerà