Castello di Bibbiano – Buonconvento

Luogo: Bibbiano

Comune: Buonconvento

Descrizione: Bibbiano è un centro fortificato, situato in posizione dominante sull’alta valle dell’Ombrone, a pochi passi da Buonconvento. Il nome Bibbiano si dice derivato da “Bibbio” (in latino Bibianum), uccello acquatico simile all’anatra che popolava questo territorio.

L’esistenza del borgo fortificato è databile almeno alla metà del IX secolo, quando era di proprietà del conte longobardo Guinigi di Reghinari, legato imperiale al tempo di Ludovico II. Se ne hanno notizie poi nel 1051, quando era proprietaria del castello la famiglia senese dei Guiglieschi e l’imperatore Arrigo III lo consegnò alla protezione dell’Abbazia di Sant’Antimo. In seguito, per qualche tempo Bibbiano passò ai conti Cacciaconti, i quali nel 1197 lo cedettero alla Repubblica di Siena, che si occupò di rinforzarne le strutture difensive. Altri restauri e aggiunte risalgono al 1338. A questa data pare che nel castello soggiornasse Pietro Lorenzetti, incaricato di dipingere un’Annunciazione.

Al Quattrocento risale invece la costruzione del corpo centrale, visibile ancora oggi, mentre nel Cinquecento un altro importante restauro è affidato dal cardinale Raffaello Petrucci, che aveva preso possesso del complesso, all’architetto senese Baldassarre Peruzzi, che nella cappella del castello dipinse anche una Madonna. Nel 1886, inoltre, Giuseppe Partini, fautore di gran parte dei rimaneggiamenti neogotici senesi, restaurò il castello trasformandolo in palazzo cittadino.

La proprietà passò quindi dalla famiglia dei Borghese a quella dei Chigi e dei Malavolti e, nel tempo, altri corpi di fabbrica furono aggiunti: la fattoria, con ambienti adibiti a magazzino e tinaia, fu costruita nel 1856; la tabaccaia, un opificio di manifattura di tabacco, risale invece alla prima metà del XX secolo.

La chiesa di San Lorenzo, situata poco fuori dalle mura fortificate che circondano il complesso, ha origini medievali (1216), ma è stata totalmente ricostruita in forme neoclassiche attorno al 1830 su progetto di Alessandro Doveri. Accanto a questa fu edificata la Canonica, che con la pieve forma oggi un unico corpo di fabbrica.

Il castello presenta l’imponente struttura del fortilizio, sebbene la sua destinazione sia stata perlopiù quella residenziale. Sono ben riconoscibili il mastio centrale (la cui sommità fu ricostruita dopo il terremoto del 1909 con l’aggiunta della copertura eretta sulla merlatura), la merlatura guelfa, la cinta muraria munita di feritoie e camminamenti di ronda e l’unica porta di accesso, elegantemente incorniciata da conci di arenaria, intorno alla quale corre un fossato con ponte levatoio. Delle due originarie torrette d’angolo poste sul fronte occidentale ne rimane una, con l’apparato difensivo a sporgere su beccatelli in pietra.

Bibliografia:

Anselmi Zondadari M. (a cura di), Architettura e disegno urbano a Siena nell’Ottocento tra passato e modernità, Società Editrice Umberto Allemandi, Torino, 2006

Guiducci A.M. (a cura di), Le Crete senesi, la Val d’Arbia e la Val di Merse, Milano, Mondadori, 1999

Note: Nel 1922 il castello è stato dichiarato monumento nazionale. Oggi è di proprietà privata.

Autore scheda: Agnese Fanti

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