La Festa nel rione

Luogo: Via dei Pellegrini, Piazza S. Giovanni, Vicolo delle Carrozze, Via Franciosa, Piazzetta della Selva – Siena

Contrada: Contrada della Selva

Data/periodo: Settembre, Ottobre dell’anno in cui viene vinto il Palio

Descrizione: La Festa nel Rione si inserisce all’interno dei festeggiamenti organizzati dalla Contrada che ha vinto il Palio. Generalmente si svolge il sabato immediatamente precedente alla cena della Vittoria che rappresenta il culmine dei festeggiamenti. Si tiene intorno alla fine di settembre, inizi di ottobre. Il Palio è una festa essenzialmente conservativa che, allo stesso tempo, ha seguito il corso dell’evoluzione della società attraverso la sua storia secolare.

La Festa nel Rione è un esempio calzante di questa evoluzione. Fino a non molto tempo fa, i festeggiamenti erano incentrati solamente sul corteo della vittoria, (che si teneva il giorno stesso della cena) è intorno agli anni novanta che la Festa ha cominciato ad assumere il profilo che attualmente possiede. Appaiono lontani quei tempi (fino agli anni sessanta del secolo scorso) in cui la partecipazione ai festeggiamenti era riservata ad un numero molto limitato di contradaioli spesso preclusi alla partecipazione erano ad esempio i piccoli. I festeggiamenti ai nostri tempi vedono al contrario una vastissima partecipazione: l’intera comunità viene coinvolta nella preparazione e nello svolgimento di questi grandi eventi offerti all’intera città.

Per prima cosa si sceglie un tema generalmente dettato dalle caratteristiche del Drappellone o dagli eventi che hanno caratterizzato la carriera vittoriosa. L’intero rione diventa così uno scenario a cielo aperto, ogni strada, ogni anfratto viene addobbato ed adibito a set in cui la comunità diventa la protagonista assumendo un ruolo che compenetra il significato della festa stessa. Un esempio, più calzante e chiarificatore di quanto abbiamo appena descritto, ci viene offerto dalla descrizione della trasformazione del territorio della Selva in un immenso Paese dei Balocchi. Infatti per festeggiare la vittoria del 16 agosto 2006 la Selva scelse tema di Pinocchio, un burattino senza fili, a simbolizzare che la Contrada fosse riuscita ad ottenere la vittoria svincolata da strategie e condizionamenti esterni. Il sipario si apriva alla Costarella dove, un portale a forma di libro che riportava l’incipit della celebre storia di Collodi, accoglieva i visitatori (“Cera una volta un re, diranno subito i miei piccoli lettori. No ragazzi, avete sbagliato: c’era una volta un pezzo di quercia). Lungo tutta la Via dei Pellegrini si affacciavano numerose botteghe di artigiani a rappresentare il villaggio di Geppetto: si potevano trovare il maniscalco, il fornaio inclusa la bottega da falegname di Mastro Ciliegia.

Scendendo nel caratteristico Vicolo della Carrozze, lo spettatore era trasportato nel Teatro dei Burattini capeggiato ovviamente da un grande Mangiafuoco simboleggiante le trame nascoste che ogni palio porta con sé. Risalendo il Vicolo ci si poteva imbattere nel Gatto e la Volpe i quali, appostati in un angolo, fermavano i passanti giocando il loro ruolo di tentatori. L’allestimento del vicolo terminava con l’accogliente casa della Fata Turchina. Risalendo per Via Franciosa il visitatore poteva incontrare la Scuola e il Villaggio dei pescatori. Nella prima scena si poteva riconoscere, tra in banchi, un Pinocchio incalzato da Lucignolo ad abbandonare i propri doveri, mentre costeggiando il villaggio dei pescatori si offriva la possibilità di assaggiare del buon pesce fritto. Nel Vicolo del Pozzo, su un palcoscenico, era stata messa in scena una recita ironica sulla guarigione del nostro burattino libero finalmente da ogni legame. Per arrivare all’apice della Festa, che si trovava in Piazzetta della Selva, si doveva passare attraverso la pancia della Balena e successivamente attraverso uno sciame di api impazzite. Momento clou della serata, quando capitano e fantino vittoriosi accompagnati da fuochi di artificio vennero portati in trionfo nella Piazzetta mentre un filmato proiettato sulla facciata della Chiesa di San Sebastiano faceva scorrere gli attimi della vittoria suscitando la commozione generale.

Bibliografia:

Falassi A., La Festa, Napoli, 1988

Autore scheda: Contrada della Selva; Caterina Ferrini

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