L’organo Àgati

Luogo: Via Vallerozzi, 71Oratorio dei Santi Rocco e Giobbe – Siena

Contrada: Contrada della Lupa

Data/periodo: L’organo è stato costruito e posizionato nel 1880; tutt’oggi è pienamente funzionante e utilizzato per concerti o cerimonie

Descrizione: Nel 1878 la Contrada della Lupa decise di dotarsi di un organo. Dopo consultazioni con la Commissione delle Belle Arti, cui parteciparono il celebre architetto purista Giuseppe Partini e lo scultore Tito Sarrocchi, fu decisa, su progetto dello stesso Partini, la collocazione e la costruzione della relativa cantoria nell’oratorio dei Santi Rocco e Giobbe. L’anno successivo, completati i lavori, fu dato mandato per la realizzazione dello strumento a Nicomede Àgati, organaro pistoiese, all’epoca figura di riferimento nel panorama organaro toscano.

Il primo agosto 1880 l’organo fu collocato in cantoria. Esso presenta la classica forma di organo positivo ‘ottavino’ italiano in due parti: un basamento più largo del corpo superiore e destinato ad ospitare i mantici, un corpo superiore appoggiato sul basamento stesso. È composto da venticinque canne di stagno, pedaliera a leggio, registri con comandi costituiti da pomelli a tiro disposti su fila verticale a destra della tastiera e, come accessori: Tira Pieno, Campanelli, Timpano e Uccelliera; infine due mantici a cuneo ubicati nel basamento della cassa, contrapposti. La trasmissione della tastiera è meccanica del tipo sospeso.

L’ultimo intervento di restauro risale al 1986. Durante l’anno erano quattro le festività principali che venivano celebrate nell’oratorio: in esse, di norma, si faceva ricorso all’organo; se partiamo dall’inizio dell’anno contradaiolo, che cade, come noto, il primo dicembre, giorno di Sant’Ansano, incontriamo nell’ordine: la Novena di Natale; le Quarantore tra la seconda metà di gennaio e la prima metà di febbraio; la festa titolare di San Rocco in agosto; l’Ottavario dei Defunti all’inizio di novembre.

A seconda del grado di solennità o delle disponibilità finanziarie, gli organisti potevano essere anche professionisti: tra questi si ricordano negli archivi: don Giuseppe Bernini (organista del Duomo tra Otto e Novecento), che per la grandiosa festa titolare del 1888 fu a capo del nutrito gruppo di cantori scelti sicuramente tra quelli di sua fiducia. Carlo Sottili, anch’egli organista in Duomo, che fu una presenza pressoché costante dal 1939 al 1961 soprattutto durante le Novene di Natale. Anche il successore del Sottili come organista del Duomo, Giordano Giustarini, ha poi suonato per la Lupa.

 Bibliografia:

Bartalucci A., Contrada della Lupa. L’arte nell’oratorio e nella sede. Inventario.  Siena, Tipografia “Ancora”, 1985

Mancini C. (a cura di)  L’organo Àgati della Contrada della Lupa, I Gemelli, Quaderno 1, Siena, Contrada della Lupa, 2003

Fonti:

Archivio di Stato di Siena, Commissione Belle Arti 13, Deliberazioni dal 19 febbraio 1867 al 1 agosto 1906, fo. 147-148

Archivio di Stato di Siena, Prefettura 1630, serie I, cart. 27, fasc. 4, anno 1878

Archivio della Contrada della Lupa, U 6/1, cartellina corrispondenza 1880-1889

Note: A fine giugno 1880 la Contrada espresse il desiderio di inserire nel nuovo strumento anche i Campanelli. Nicomede Àgati, nonostante “fosse già tutto incassato e disposto alla partenza”, riuscì nel giro di pochi giorni ad assecondare la richiesta e il primo agosto 1880 l’organo era già collocato in cantoria con l’accessorio richiesto. Per proseguire la tradizione musicale della Contrada, dal 2003 ogni anno nella prima settimana di novembre viene organizzata la rassegna di musica da camera “Note d’Autunno”.

Autore scheda: Contrada della Lupa, Luca Petrangeli

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