I libri contabili dell’Archivio della Contrada della Lupa

Luogo: Via di Pian d’Ovile – Siena

Contrada: Contrada della Lupa

Data/periodo: Le prime registrazioni contabili presenti nell’archivio risalgono alla fine del settecento

Descrizione: Una delle caratteristiche dell’archivio della Contrada della Lupa è senza dubbio quella di essere composto anche dai libri contabili, la cui archiviazione parte dalla fine del settecento fino ai giorni nostri. Questo ci permette di poter ripercorrere la storia della Contrada attraverso le entrate e le uscite che riguardano tutti gli aspetti della Contrada. Nel primo foglio di bilancio, redatto dall’allora Camarlengo della Lupa Angelo Lippi, si viene a sapere che nel 1798, il 18 di agosto, venivano pagate £ 6,3,4 a tale Placido Bastianini per due cioccolate, sbattitura e pane “come si vede dalla Sua ricevuta”; questa è la prima nota presente nei bilanci. Anche se a prima vista può sembrare una nota di poco conto, ci fa invece capire quanto fossero dettagliati i conti della Contrada già all’epoca. Sono presenti ad esempio le paghe per le Messe effettuate in occasione dei festeggiamenti del santo patrono, come le entrate per le offerte dei protettori.

Del 1829 troviamo una lettera del Priore in cui si prende atto del lavoro svolto dal Camarlengo con dovizia di appunti e commenti su quanto appreso, con anche una certa apprensione sul deficit riscontrato per l’anno precedente. Leggendo questi fogli contabili fa pensare il fatto che il 16 agosto, nonostante fosse giorno di Palio, venissero comunque officiate Messe in gran quantità per il santo patrono la cui festività cade lo stesso giorno. Come documentano gli stessi fogli, un’ulteriore entrata per la Contrada della Lupa era costituita dalle pigioni pagate dagli inquilini delle case appartenenti alla Contrada.

Più dettagliato risulta il prospetto contabile del 1850, redatto dal Camarlengo Massimiliano Pini, in cui tra le spese si annoverano, tra le altre, quelle per l’acquisto di mobili biancheria, sacri arredi, per il mantenimento degli stessi, mentre tra le entrate sono descritti proventi dalle cassette, dalle questue, e da debitori in generale. Grazie ai libri contabili si deduce quali fossero gli esercenti dell’epoca: fra i tanti, si annoverano la “Fabbrica di seterie di Giuseppe Lunghetti e figli” (in via delle Sperandie – ex convento di S. Paolo), lo “Stabilimento Tipo-Litografico Carlo Nava” (in via del vapore n.10), il “Magazzino di mercerie e chincaglie Al Bazar di Celestino Guerrini” (via Cavour presso Monte dei Paschi n.15), la “Cartoleria e rilegatoria libri Stefano Venturini” (via di Città Palazzo Bonelli), il “Deposito di calzature da uomo e da donna Giovanni Bechelli (sempre in via di Città, Palazzo Bonelli), come si evince nel libro giustificativo del 1885 attraverso le fatture, probabilmente per un rinnovo delle monture.

Sempre nei libri contabili di quegli anni si possono rinvenire tracce della costruzione dell’organo àgati nell’oratorio della Contrada. La caratteristica “contabile” dell’Archivio, però, non si ferma ai soli libri contabili; nei faldoni sotto la dicitura “Restauri”, infatti, sono presenti le fatture, i preventivi, e in generale tutte le uscite riguardanti le opere di ristrutturazione e restauro degli immobili e degli oggetti presenti in Contrada dalla fine del settecento. Fra queste, ricordiamo i lavori per il restauro della chiesa dal 1829 al 1872; lavori alla Sede della Contrada dopo il terremoto del 1798; l’ampliamento degli immobili dal 1825 al 1898; i lavori al tetto del Cappellone nel 1906; i lavori di bonifica dell’ala del Museo nel 1933; la ristrutturazione del Museo nel 1961 fino ai giorni nostri.

 Bibliografia:

Mancini C. (a cura di), L’organo Agati della Contrada della Lupa, I Gemelli, Quaderno 1, Siena, Contrada della Lupa, 2003

Fonti:

Archivio della Contrada della Lupa, Bilanci, Pos. N/8-9-10

Archivio della Contrada della Lupa, Restauri, Pos. P/3-4-5-6

Autore scheda: Contrada della Lupa, Dario Presentini

 

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