Le bandieraie del Nicchio

Luogo: Via dell’Oliviera, 47 – Sede della Nobile Contrada del Nicchio – Siena

Contrada: Nobile Contrada del Nicchio

Descrizione: La bandiera rappresenta il vessillo della Contrada e si divide in due parti: l’“asta”, munita di piombo terminale per provocarne la caduta verticale in seguito all’alzata, e la seta, il panno recante l’emblema della Contrada. Nella Nobile contrada del Nicchio il compito di realizzare le bandiere e di apportare i necessari “rammendi”, è svolto da un gruppo di volontarie, nato circa dieci anni fa, e cresciuto esponenzialmente nel corso del tempo coinvolgendo contradaiole di tutte le età che si riuniscono nelle stanze della contrada durante il lungo inverno senese.

L’araldica della bandiera del Nicchio (composta da una base di seta blu, greca e coralli rossi, nicchia bianca che poi verrà dipinta, stelle gialle, una corona, nodi sabaudi e rose di Cipro bianche e rosse) è più complessa rispetto alle bandiere di altre contrade in quanto prevede alcuni passaggi cuciti che si accompagnano ad altri ricamati. Il tempo per comporre il vessillo varia a seconda della manualità della bandieraia che ne cura con precisione e pazienza ogni singolo dettaglio.

Per prima cosa deve essere predisposta la base, un quadrato di seta blu i cui lati dovranno misurare 160 cm. Il passaggio successivo sarà quello di tracciare la diagonale che rappresenta il riferimento per posizionare correttamente le varie parti dell’araldica. Le operazioni di cucitura vengono effettuate attraverso il “punto bandiera”, piccolo sottopunto che si esegue al contrario, posizionando il lavoro in modo da cucire da destra verso sinistra e tenendo la stoffa ben stesa. La prima parte che deve essere applicata è la greca, di colore rosso, a seguire i coralli, anch’essi rossi, la nicchia e le stelle. La nicchia può essere applicata “bianca” oppure già dipinta. L’operazione di pittura è svolta da un gruppo di contradaioli che si dilettano appunto nel dipingere le nicchie che saranno poi applicate alle bandiere.

La scuola dei pittori è nata da poco, con l’intento di creare un prodotto “fatto in casa” che fosse all’altezza del lavoro svolto dalle bandieraie. A questo fine, ad insegnare la tecnica e indirizzare gli aspiranti pittori nelle fasi che portano alla realizzazione della nicchia è intervenuta Rita Petti, autrice del palio di luglio del 2005. Ogni nicchia riflette la mano di chi l’ha dipinta e nessuna è mai uguale all’altra. Una volta terminata la cucitura dei vari pezzi sul “dritto” del lavoro si comincia a lavorare sul rovescio, a “ribattere” ritagliando la stoffa in modo che la bandiera, una volta terminata non abbia né dritto né rovescio. Inoltre la bandiera del Nicchio è arricchita da alcune parti ricamate, nello specifico la corona, le rose di Cipro ed i fiori sabaudi, utilizzando il cosiddetto punto pieno, punto di ricamo eseguito con punto piatto sopra una base costituita da un’imbottitura di altri punti, con effetto finale a rilievo. La bandiera sarà terminata con la realizzazione del “cannone” che dovrà contenere l’asta della bandiera. Nella parte alta verranno infine inseriti gli “spennacchi” precedentemente cuciti nei colori blu, rosso e gialli.

Bibliografia:

Balestracci D., Barzanti R., Piccinni G., Il Palio una festa nella storia, supplemento al n. 28 del “Nuovo Corriere Senese” del 22 Giugno 1978, Siena, 1978

Falassi A., Catoni G., Le contrade di Siena, 17 Voll. della serie “Le guide al Gran Tour” di F.M.R., Milano, 1991

Hook J., Siena.Una città e la sua storia, Siena, 1989

Autore scheda: Nobile Contrada del Nicchio, Ylenia Girolami, Federica Fantozzi e Benedetta Landi


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