La rivalità tra Onda e Torre

Luogo: Siena

Contrada: Contrada Capitana dell’Onda – Contrada della Torre

Data/Periodo: Risale alla fine del Cinquecento la storia di un’inimicizia animosa, da sempre profondamente sentita e vissuta. Nei documenti antichi ci sono già tutti gli ingredienti della rivalità tra scomodi confinanti: dispetto, amor proprio, orgoglio, spirito di rivalsa; uniti dalla geografia, ma già profondamente diversi nel modo di essere e di fare

Descrizione: I rapporti tra Onda e Torre, tuttavia, seguono un andamento non regolare, contrassegnato da momenti di vicinanza e solidarietà e da rotture, da eventi incresciosi ed effimere tregue. Se nel 1641 gli Ondaioli manifestarono il proprio scontento perché “avrebbero vinto il Palio se non avessero tenuto il somaro quelli della Torre”, nel 1642 i Torraioli chiesero e ottennero dall’Onda un’elemosina per la costruzione della propria chiesa.

Nel 1713 il tentato omicidio perpetrato da Giovanni Pieruci, ondaiolo, nei confronti del torraiolo Orazio Mannotti, portò a una pace imposta dalle autorità per ristabilire l’ordine pubblico e alla restituzione di un tamburo d’ottone tolto alla Torre nel 1642 per motivi ignoti. Il riavvicinamento novecentesco affrescato sul soffitto dell’archivio è stato cancellato da una mano di bianco. E nella famosa invasione dell’Ottanta in seguito a un Palio fatto perdere alla Torre, leggende “metropolitane” narrano addirittura di gatti lanciati dalle finestre come armi improprie.

Questa la storia antica e recente. Ma “Loro”, chi sono? Avversari, nemici o rivali? Qual è il termine più appropriato per descriverli? Metaforicamente, in una città incline ai dualismi, quelli della Torre sono il polo negativo, il “nero” che si contrappone al “bianco” – e, nel caso specifico, anche al celeste.

La sintesi degli opposti è data dal riconoscimento, nell’avversario, delle nostre stesse passioni, aspirazioni, sentimenti. Una identità nella diversità, all’interno di norme non scritte da codice cavalleresco, come quella che fa difendere un simbolo degli avversari, come se fossero i propri; perché a quel punto il discorso dell’inimicizia si stempera in quello del patrimonio comune della città.

Bibliografia:

AA.VV., Il Palio. La Festa della Città, Siena, Betti, 2003

Giannelli E. e Picciafuochi M., Ora come allora, collana Quaderni dei Malavolti, Siena, 2006

Filiani R. e Zaffaroni N., Con la rivale in Campo, voll. 1-2, Siena, Ed. Il Leccio, 2001/2002

Rossi A., Enciclopedia del Palio di Siena, Edizioni Addi, Siena, 2008

Autore scheda: Contrada Capitana dell’Onda, Simonetta Losi

0 commenti

Lascia un Commento

Vuoi partecipare alla discussione?
Fornisci il tuo contributo!

Lascia un commento