Giuseppe Partini

Luogo: Via Salicotto – Siena

Contrada: Contrada della Torre

Settore di riferimento: Architettura

Data/periodo: Nato nel 1842, morto nel 1895

Descrizione: La figura e l’opera di Giuseppe Partini (Siena 1842 – 1895) si inseriscono in un movimento artistico (di portata per la verità abbastanza marginale) chiamato “purismo”. Nato da famiglia senese nel territorio della contrada della Torre, nonostante le sue umili origini e un esordio da manovale per volere del padre, si iscrive al corso di Architettura presso l’Accademia di Belle Arti di Siena per assecondare la sua indole artistica che lo seguirà per tutta la vita. La casa dove nasce è in via Salicotto contrassegnata oggi dal civico 120: reca sulla facciata una lapide in ricordo dell’evento, posta nel 25° della sua morte dalla Contrada della Torre. Successivamente si trovano notizie del suo domicilio nella stessa via al numero 112.

Dopo aver partecipato diciannovenne al concorso internazionale per il progetto della grandiosa facciata di Santa Maria del Fiore a Firenze, inizia rapidamente a concepire e realizzare una lunga serie di opere ed interventi architettonici a Siena e non solo, partecipando anche a Commissioni consultive, Commissioni di concorso, incarichi presso le amministrazioni e insegnamento dell’ architettura. Nel 1867 è nominato architetto dell’Opera del Duomo di Siena e nello stesso anno inizia la sua opera di restauro della Cattedrale che eseguirà durante tutta la sua vita. Nella eterogeneità della sua preparazione artistica si occuperà di architettura dalla scala di dettaglio (porte, cancellate, tombe), fino a porzioni di città (Piazza Salimbeni, ampliamento del Cimitero monumentale della Misericordia a Siena); tuttavia la maggior parte della sua opera riguarda i restauri, nella natìa Siena ma non solo.

Nonostante le vicende professionali di questo eclettico artista abbiano conosciuto critiche talvolta anche feroci nei trattati dell’architettura tardo ottocentesca, in tempi più recenti abbiamo assistito ad una rivalutazione dell’ architetto senese ed alla riscoperta di certe sue opere, che si sono mantenute nel tempo e apprezzate dagli storici. Partini ha nella sua vita artistica visitato tanto il linguaggio del Gotico, quanto quello del Rinascimento, ha realizzato restauri di edifici del passato sovrapponendo ad essi la sensibilità culturale sua e della sua epoca, ha tradotto in architetture il credo estetico del Purismo, fenomeno spesso guardato con sospetto, ottenendo l’invenzione di una architettura ricca e tutta progettata, sin nei particolari dei minimi arredi.

Dopo vicende professionali e private (alcune anche molto dolorose come la morte della giovane e amatissima moglie Clementina), l’anno prima della sua morte Giuseppe Partini si occuperà del restauro della Chiesa di S. Giacomo, oratorio della contrada della Torre, costruita nel 1526. In occasione dei lavori fu realizzata una nuova pavimentazione in marmo eseguita dallo scultore Maccari su disegno del Partini. Da documenti di archivio, conservati dalla contrada, risulta che nell’agosto 1893 è aperta una sottoscrizione fra i contradaioli per il finanziamento di una parte del restauro. Nel contempo fu restaurata dal Partini anche la facciata della chiesa con gli edifici a fianco e a conferma di tutto questo vi è una targa in cotto murata sulla facciata che porta la data 1894. La contrada della Torre ha dedicato a Giuseppe Partini il Salone delle Vittorie all’interno della propria sede, inaugurato con una grandiosa cerimonia l’ 11 maggio 1924 al termine di due anni di lavori diretti dall’Arch. Vittorio Mariani, grande estimatore del Partini.

Bibliografia:

Mariani V., In memoria di Giuseppe Partini, Contrada della Torre 1924

Giuseppe Partini Architetto del purismo senese, Electa Editrice, Firenze 1981

Fonti:

Archivio Contrada della Torre, Beni Immobili, VIII.D.2

Autore scheda: Contrada della Torre; Marta Garosi

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