Palazzo Pretorio di Buonconvento

Luogo: Buonconvento 

Comune: Buonconvento 

Denominazione: Palazzo Podestarile o Palazzo del Podestà 

Data/periodo: XIV secolo, lavori nel 1822 durante i quali viene rialzata la torre e collocato un nuovo orologio, lavori di restauro nel 1921 

Descrizione: Il Palazzo del Podestà si affaccia accanto ai principali edifici cittadini sulla Via Soccini, la strada principale del paese, che un tempo costituiva parte del tracciato dellantica Via Francigena. 

La sua costruzione risale a poco tempo dopo alla consacrazione della Pieve di San Pietro e Paolo e alla conclusione delle fortificazioni del borgo, quando fu deciso lo spostamento della residenza del Vicario da Percenna all’interno del Borgo di Buonconvento. Percenna era la località più antica, situata su di una collina, solo successivamente un altro aggregato era andato formandosi alle sue pendici. Ma da modesto luogo di sosta sulla Via Francigena qual era, alla fine del XII secolo, Buonconvento si era sviluppato in fiorente centro di commerci. Percenna era andato spopolandosi in favore del nuovo villaggio e questo pian piano aveva acquisito importanza, tanto da ottenere poi il privilegio di cittadinanza senese” (nel 1480), e la Repubblica di Siena ritenne necessario lo spostamento del Vicariato. Con i benefici erano sopraggiunte anche le difficoltà e Buonconvento era divenuto preda di scorrerie e ripetuti assalti, che già più volte devastarono il paese: nel 1289 da parte dei fuorusciti ghibellini senesi, nel 1313 dalle truppe imperiali di Arrigo VII di Lussemburgo, nel 1316 dal capitano di ventura Uguccione della Faggiola e nel 1358 dai Perugini in lotta contro i Senesi. 

Per questo lo Stato di Siena decise di dotarlo di idonee protezioni, le mura erano quasi ultimate nel 1381 dopo più di dieci anni, nel 1385 circa, per volontà dei Governatori senesi come era accaduto per le mura, fu eretto il Palazzo Pretorio. Fu dapprima residenza dei Vicari senesi e dal 1410 dei Podestà, quando la Repubblica di Siena elevò Buonconvento a sede di Podesteria. Il podestà era scelto annualmente dal governo senese, tra i nobili della città, e aveva giurisdizione in molte comunità rurali limitrofe, ben trentadue nella zona della Val dArbia. 

Ledificio era organizzato su due piani e corredato sul lato sinistro da una torre merlata a base quadrata, detta Torre dellorologio, per via del grande orologio che, fin dal Cinquecento, scandiva le ore della giornata in paese. Una lapide rettangolare ricorda il primo orologio installato nella Torre civica del 1598. 

La torre originariamente terminava all’altezza del primo giro di merli, fu poi rialzata nel 1822, quando vi fu collocato un nuovo orologio, raggiungendo l’altezza di ventiquattro metri. 

Al di sopra dell’orologio un varco conteneva la campana, molto cara alla popolazione perché annunciava l’alba e il tramonto con i suoi rintocchi. 

La facciata presenta due archi a sesto acuto di epoca gotica e ventiquattro stemmi gentilizi in pietra dei Podestà che si sono succeduti dal 1422 al 1496. Tra questi si riconoscono gli emblemi di importanti famiglie senesi, quali Soccini, Malavolti, Cacciaconti, Petroni, Gallerani, Beccafumi. 

Una lapide apposta nel 1921 in occasione del Secentenario della morte di Dante Alighieri ricorda la morte, avvenuta il 24 Agosto del 1313, di Arrigo VII di Lussemburgo, lImperatore dal quale Dante sperò con magnanima illusione il pacificamento e la grandezza dItalia. 

Linterno è stato fortemente rimaneggiato e completamente intonacato, rimane a piano terra un vivace pavimento a piastrelle colorate, probabilmente degli inizi del XX secolo. 

Dopo la Guerra di Siena, con la caduta della Repubblica nel 1559, Buonconvento entrò a far parte del Granducato di Toscana sotto la potente famiglia dei Medici, ma conservò la podesteria, rimanendo il centro più importante della Val dArbia. 

Anche in epoca moderna mantenne la sua valenza civica, come sede dellAmministrazione del Comune, ma alla metà del XIX secolo il Palazzo era ormai diventato inadatto a tale scopo. Il palazzo fu dunque venduto a privati, mentre la torre rimase di proprietà del Comune. 

Gli uffici comunali furono trasferiti nel più ampio edificio al numero 32, di originale medievale ma più volte ampliato e restaurato nel tempo, già sede di una locanda e di una rimessa per cavalli, nelle memorie di viaggio di Ettore Romagnoli nel 1792 vi è menzionata la Posta Granducale.  

Nel 1921 il Palazzo del podestà fu sottoposto ad un restauro complessivo a cura del Comitato per il Secentenario Dantesco, sotto la direzione dell’Architetto Gino Chierici, il quale a Buonconvento aveva già seguito molti lavori, tra questi la costruzione della celebre Villa liberty La Rondinella e la ristrutturazione in stile Liberty di Palazzo Ricci in Via Roma e di Palazzo Ricci Soccini, oggi sede del Museo dArte Sacra della Val dArbia. 

Bibliografia: 

Ascheri, Siena nel Rinascimento. Istituzioni e sistema politico, Siena, 1985, p.88

Carli N., Civitelli G., Pellegrini B., Arrigo VII di Lussemburgo Imperatore, da Aquisgrana a Buonconvento, Sovicille 1990 

Carli N., Civitelli G., Giannettoni G., Pellegrini B., Buonconvento: ambiente, arte e cultura, Circ. Cult. Amici di Buonconvento, Arezzo, 2005, pp. 24-29 

Carli N., Civitelli G., Pellegrini B., Buonconvento: la nascita di un borgo (1208-1555). Dalle memorie storiche di G. A. Pecci, Circolo Culturali Amici di Buonconvento, Sovicille 1993 

Carli N., Civitelli G., Pellegrini B., Buonconvento dal 500 all80 (notizie e curiosità), Circolo Culturali Amici di Buonconvento, Sovicille 1993 

Guerrini R., Balestracci D., Guiducci A.M., Romaldo A.M., Viaggio a Buonconvento: con la guida di Giovan Girolamo Carli, 1773, Alsaba, Siena 1993, p.104-105 

Fonti:

Schede Soprintendenza per i Beni Architettonici e per il Paesaggio di Siena e Grosseto N°: 00384036, 00384037, 00384038, 00384050 

Note: Il palazzo, abitato fino al 2011, è oggi privo di destinazione duso. 

Autore scheda: Agnese Fanti 

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