Parco e Villa Terrosi a Cetona
Luogo: Piazza Garibaldi
Comune: Cetona
Denominazione: La Vagnola
Data/periodo: Metà XVIII secolo-seconda metà XIX secolo
Descrizione: Nel 1750 il nobile cetonese Sallustio Terrosi, in occasione delle sue nozze con Maria Antonietta Vagnoli e per dare rilievo alla sua casata (la villa è conosciuta infatti sia come Terrosi sia come La Vagnola), iniziò la costruzione del proprio palazzo, demolendo una serie di casalini e di un parco d’oltre quindici ettari.
Al momento della costruzione però, la zona si presentava con una serie di canaloni ed un poggio in forte pendenza sulla cui sommità si trovavano ancora i ruderi di una torretta d’avvistamento facente parte del sistema difensivo medievale. Sfruttando l’abbondante manodopera di cui disponeva, il Terrosi fece colmare i canaloni, procurandosi la terra con un ingegnoso sistema di gallerie su più livelli, scavate sotto il colle di Cuculuzzo.
In seguito, ottenuto il permesso d’abbattere i resti della torre, con le pietre recuperate, fece innalzare muraglie di contenimento e terrazze, lungo le pendici del ripido colle.
All’interno del parco furono realizzati elementi ornamentali e strutture come un anfiteatro con una capienza di oltre duecento posti, il Roccolo per la caccia, sorto al posto della diruta torre e la Casina Turca, interamente affrescata. Quest’ultima si trova su una terrazza al cui centro è collocato un obelisco, costruito nel 1857, che reca un’iscrizione in memoria del letterato cetonese Luca Contile. Da qui si snodano viali chilometrici perfettamente ghiaiati costeggiati da boschetti all’inglese, giardini, orti e terrazzamenti con uliveti, lecci e con numerose varietà di piante.
Secondo la moda dell’epoca, il Terrosi ed i suoi discendenti, curarono poi la raccolta di reperti archeologici provenienti dagli scavi effettuati nelle loro proprietà vicino Chiusi e fu così che il parco s’arricchì di sarcofaghi ed urne cinerarie etrusche, di statue antiche o classicheggianti. Venne addirittura ricostruita una tomba etrusca, scoperta in località Pania (Chiusi), dopo essere stata smontata e prelevata dal luogo del ritrovamento.
Nel 1849, all’interno di Villa Terrosi, soggiornò Giuseppe Garibaldi che si trattenne, con le truppe, per tre giorni a Cetona.
In memoria dell’evento venne realizzato un altro obelisco, dedicato al generale, che fu collocato nel giardino del complesso.
Attualmente il Parco Terrosi, essendo proprietà privata, è visitabile con guida, soltanto in alcuni periodi dell’anno.
Bibliografia:
Cinelli M., Cetona un viaggio nel tempo itinerari turistici tra storia, arte e natura, Città di
Castello, Litogrf, 1999, pp. 24-25
Corticelli C., Notizie e documenti sulla storia di Cetona, Firenze, Società per le industrie grafiche
Spinelli & C., 1926, p. 74
Grassini P., Cetona e il suo ambiente, Roma, Laziografik, 1986, p. 55
AA.VV., Giardini e ville di Toscana, Pioltello, Rotolito Lombarda, 2003, p. 137
Autore scheda: Silvia Reali
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