Il borgo di Strove – Monteriggioni

Luogo: Strove

Comune: Monteriggioni

Data/periodo: La fondazione è dal far risalire a prima del 994

Descrizione: Strove, piccolo ma suggestivo borgo nel territorio di Monteriggioni, accoglie il viaggiatore nel silenzio e nella quiete che caratterizzano gli abitati rurali del comprensorio della Montagnola Senese. La prima menzione del “castrum“, cioè del castello di Strove, si ha in un documento del 994, quando Tegrimo detto Teuzzo e figlio di Iledebrando ed Ava, fondatori dell’Abbazia di Isola, donò una parte della “casa et curte de Strove cum terre et castello seo ecclesia que est in onore sancti Martini“. Fu, dunque, uno dei castelli della famiglia Lambardi di Staggia: per tutto l’anno Mille sono numerosi i contratti nei quali si fa menzione di Strove, del suo castello e della sua torre, che divisi in quote furono assegnati, a più riprese, secondo l’evoluzione dinastica della famiglia. Per tutto il XII secolo il castello insieme ad altri insediamenti fortificati e proprietà dei Lambardi fu al centro di acquisizioni di diritti signorili, concessioni feudali e alienazioni di superfici, accompagnati spesso da forti tensioni con i monaci dell’Isola.

Nel frattempo, nella valle di Strove si era formata una circoscrizione della quale facevano parte numerosi insediamenti tra cui Castel Pietraio, citato in un documento del monastero dell’Isola redatto tra il XII e il XIII secolo, e ancora oggi visibile in tutta la sua bellezza proprio in prossimità dell’abitato di Strove. Il castello, trasformato in villa nel Cinquecento, è oggi stato restaurato e riportato alle vestigia medievali.

Nel 1215 gli uomini della valle di Strove prestarono giuramento di sudditanza al comune di Siena che insieme al comune di Poggibonsi definì nel corso del Duecento la questione dei confini.

Oggi dell’antico castello di Strove e della sua torre, rimane semplicemente la forma circolare dell’abitato che tradisce l’origine castellana e la chiesa di S. Martino, la cui intitolazione ci suggerisce e avvalora la collocazione del borgo su uno dei tracciati della Via Francigena.

L’edificio religioso è una semplice aula rettangolare: i numerosi restauri ne hanno alterato l’originale paramento, rimane tuttavia interessante, al suo interno, il rivestimento del catino absidale fatto a bande regolari in travertino alternato a travertino, un gusto tipico del senese-volterrano.

Bibliografia:

AA.VV, Chiese medievali della Val d’Elsa. I territori della Via Francigena – Tra Siena e San Gimignano, Empoli, Editori dell’Acero, 1996

Cammarosano P., Monteriggioni, Milano, Electa, 1983

Cresti R., Martellucci, Monteriggioni. Storia di un territorio e della sua gente, Monteriggioni, 2009, Betti Editrice

De Simonis P., Molteni G., Monteriggioni e il suo territorio, Siena, Protagon Editori Toscani, 1197

Repetti E., Dizionario geografico, fisico e storico della Toscana, 5, Firenze 1883

Romagnoli E., Varie bozze di vedute dei contorni di Siena, (1840) Biblioteca Comunale degli Intronati di Siena, Siena, Betti Editrice, 2000

Autore scheda: Cristina Cicali

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