Castello di Fosini – Radicondoli

Luogo: Località Fosini

Comune: Radicondoli

Data/periodo: ‘900

Descrizione: Il Castello di Fosini è oggi un rudere che vigila imponente sul territorio sottostante, dove una natura generosa ha regalato boschi sani e robusti, ricchi di corsi dacqua e di molte specie animali come i falchi lanario e pellegrino, il gufo e il barbagianni, la poiana, il pipistrello, il cinghiale, il daino e il capriolo, listrice, la volpe e specie vegetali come il castagno, il rovere, il cerro, lelleboro, la felce, diverse specie di graminacee, il pungitopo, il ginepro e la rarissima viola etrusca.

Il fenomeno dellincastellamento interessò il territorio di Radicondoli a partire dalla fine del X secolo d.c. e attraverso di esso si intrecciarono i rapporti tra famiglie signorili ed ecclesiastiche che permisero la conservazione e lalternanza del dominio nella zona in esame. Il Castello di Fosini viene citato per la prima volta nei documenti nel 1135, quando la proprietà venne concessa in feudo a Ranieri Pannocchieschi dal visdomino del vescovo di Volterra Crescenzio a seguito di accorti scambi economici e commerciali. Esso fu costruito ad una altitudine di 639 m in prossimità di uno sperone roccioso posto ad occidente allinterno della valle del torrente Pavone in quella che viene oggi definita la Riserva naturale delle Cornate-Fosini.

Negli anni attorno alla costruzione del castello la zona era considerata di elevato interesse minerario, soprattutto per lestrazione dellargento, anche se nei due secoli successivi leconomia del territorio si sviluppa in attività prevalentemente agricole di tipo mezzadrile. Un territorio così apparentemente distante dalle principali vie di comunicazione pare quasi impossibile pensarlo abitato e brulicante di vita. Stando ai documenti del catasto successivi al periodo di Leopoldo II (1765-1790), la popolazione raggiungeva quasi le 300 unità. Il castello è stato abitato fino agli anni 70 del Novecento e gli ultimi inquilini ricordano ancora oggi con nostalgia i giorni trascorsi nella proprietà. Da notare che anche nei poderi attorno al Castello di Fosini si è assistito ad un generale spopolamento a partire del secondo dopoguerra, conseguente al fenomeno dellindustrializzazione della nascente Repubblica Italiana. Attualmente lintera tenuta è di proprietà della Società Agricola Castello di Fosini Srl: i campi, un tempo coltivati a cereali o dediti al pascolo, sono stati riconvertiti in vigneti ed oliveti.

Bibliografia:

Francalacci P. e Rotundo F., Radicondoli e il suo territorio, paesaggio e itinerari culturali, Siena, Nuova immagine editrice, 1999

L. Mattei e P. Santucci, Fosini e la sua magia. Storie, volti e voci, Ancona, Italic, 2014

Cucini C., Radicondoli. Storia e archeologia di un comune senese, Roma, Multigrafica editrice, 1990, 283-293

Documenti: