Il borgo di Stigliano – Sovicille
Luogo: Stigliano
Comune: Sovicille
Denominazione: Stilliano
Data/periodo: XI secolo
Descrizione: Il borgo si stende sul fianco orientale della Montagnola senese. Il paese si incentra a sua volta su tre piccoli borghi distinti: il Palazzo, il Poggiarello e il Poggio. Il Poggiarello è il nucleo più consistente e conserva una torre merlata in pietra, recentemente restaurata; del borgo restano numerose case medievali. Anche il Palazzo e il Poggio conservano una torre in pietra.
Ad uno di questi tre nuclei è da ricondursi l’ubicazione dell’antica fortezza, ormai scomparsa, costruita nei primi decenni del Mille dagli Ardengheschi ai confini del loro vastissimo feudo. Le attestazioni più antiche del castello di Stigliano di trovano in Bolle pontificie indirizzate all’Abbazia di famiglia degli Ardengheschi, quella di S. Salvatore e S. Lorenzo sul Lanzo, e riguardano beni e diritti della chiesa del castello.
Le successive bolle di Eugenio III nel 1145, di Adriano IV, di Alessandro III nel 1178, Clemente III, Celestino III nel 1194 e Gregorio IX nel 1238 rinnovavano i privilegi accordati dalla Sede Apostolica e confermano che per tutto il periodo il monastero di S. Lorenzo sul Lanzo esercitò piena e legittima signoria sui beni e i diritti della chiesa dei SS. Fabiano e Sebastiano a Stigliano.
Alla prima metà del XIII secolo risale probabilmente la perdita di parte dei diritti che l’abbazia dell’Ardenghesca aveva sui beni e la chiesa di Stigliano; diritti che i senesi passarono ai monaci di Torri. Le bolle di Innocenzo IV del 1251 e di Alessandro IV del 1258 confermavano infatti all’abbazia di Torri, tra gli altri, i privilegi sulla chiesa di Stigliano. Intanto gli Ardengheschi andavano perdendo potere.
Nel 1313 Stigliano venne attraversato e saccheggiato dalle truppe di Arrigo VII di Lussemburgo; nel 1333 fu la volta delle truppe di Ciupo degli Scolari e nel 1387 di quelle di Giovanni Belcotto. Infine, nel 1391, Luigi da Capua, capitano delle truppe fiorentine, pose a Stigliano il suo quartier generale.
Ripetutamente devastato da saccheggi, invasioni e guerre, il castello passò a poco a poco in mano di privati e da questi, con successive donazioni, all’ospedale di S. Maria della Scala di Siena, che nel 1384 fece edificare una torre a difesa di quel possedimento che, per la ricchezza delle sue campagne, era stato più volte fatto oggetto delle attenzioni delle compagnie di ventura.
Bibliografia:
Boetti G., Suavis Locus Ille. Sovicille: vicende delle sue origini nella storia, Cassa Rurale e Artigiana di Sovicille, 1980, pp. 101-108
Cammarosano P., Passeri V., Città borghi e castelli dell’area senese-grossetana, Amministrazione provinciale di Siena, 1984, pp. 207-209
Guerrini R. (a cura di), Sovicille, Cassa Rurale ed Artigiana di Sovicille, 1988, pp. 46-47
Repetti E., Dizionario geografico fisico storico della Toscana, Firenze, 1833-1846
Autore scheda: Eleonora Belloni