Castello della Magione e i misteri dei Templari – Poggibonsi

Luogo: La Magione

Comune: Poggibonsi

Data/periodo: Prime notizie nel 1140

Descrizione: Il complesso monumentale della Magione si trova sulla riva destra del torrente Staggia, ai piedi della collina dove sorgeva l’antico Podium Bonitii, a circa tre chilometri dal centro di Poggibonsi. È costituito da un’antica chiesa e da uno “spedale” per i pellegrini in transito sulla via Francigena.

La prima notizia certa della Magione e delle sue pertinenze è in un atto del 5 Settembre 1140, con il quale Gottifredo di Arnolfo e Arnolfino di Cristofano, eredi dei fondatori, donarono unum hospitalem positum juxta pontem Bonitii, insieme ad altri fabbricati, alle terre e alle vigne, a Rodolfo, abate della potente abbazia di San Michele a Poggio Marturi; i monaci lo affidarono ai Cavalieri del Tempio. Da questo momento il castello della Magione diviene una delle numerose Mansiones o Domus Templi sulla via Francigena e tale rimane fino alla soppressione dell’Ordine, tra alterne vicende tra cui un intervento di papa Gregorio XI che, con una bolla del 1228, ne confermò il possesso ai monaci di Poggio Marturi. La presenza dei Templari è testimoniata da due iscrizioni: una presente su una campana e l’altra su una lapide sepolcrale, recentemente recuperata (per il dettaglio delle iscrizioni si vedano le note).

Nel 1312 l’Ordine del Tempio fu soppresso e la Magione, come tutti i beni templari, passò agli Ospedalieri. Successivamente il castello, con il tempo ridotto a podere, è passato in proprietà diverse. Nella seconda metà del Settecento apparteneva al principe don Lorenzo Corsini, che nel 1758 restaurò gli interni della chiesa.

Nel 1817 i beni della Magione furono incamerati dalle Regie Possessioni: a causa delle frequenti esondazioni dello Staggia il complesso subì frequenti e pesanti danni; per questo la chiesa fu sconsacrata (nel 1822) e la Magione venduta (nel 1866) dai Corsini, che ne mantennero l’usufrutto.

Tra il 1942 e il 1969 furono tentati alcuni interventi di restauro della chiesa, ma solo dopo l’acquisto, nel 1979, da parte del conte Marcello Alberto Cristofani della Magione, si è dato inizio al difficile lavoro di restauro di tutto il complesso monumentale, sotto il diretto controllo della Soprintendenza ai Monumenti di Siena. Il conte donò il complesso della Magione come dotazione patrimoniale e Sede Magistrale alla Milizia del Tempio, un ordine laicale di tradizione cattolica e di impostazione monastico-militare, riconosciuto canonicamente come associazione privata di fedeli di diritto diocesano.

Oggi il castello conserva evidentissimi i segni della sua origine romanica, nonostante alcuni adattamenti intervenuti nel corso dei secoli. Nel cortile interno si affacciano le sale dell’antico pellegrinaio e i locali del convento dei Cavalieri-Monaci. Particolarmente interessante è la chiesa, con il titolo di San Giovanni in Jerusalem, in purissimo e inalterato stile romanico. Il restauro ha messo in risalto le volte di influsso borgognone-cistercense; l’altare è della forma più antica delle strutture romaniche; sulla facciata si apre un’originale monofora dentata; l’interno è a una sola navata, terminante in una piccola abside, coperta da tetto a doppio spiovente mascherato dalle volte; un muretto divide l’aula riservata ai cavalieri da quella dei fedeli.

La chiesa è stata benedetta dall’Arcivescovo di Siena, Mons. Mario J. Castellano, il 16 Ottobre 1982 e riconsacrata il 19 Settembre 1987 dal Vescovo Ausiliare Mons. Fernando Charrier. La Penitenzieria Apostolica ha concesso una serie di Indulgenze Plenarie ai cattolici che visitano la chiesa della Magione e per i momenti salienti della vita dei Cavalieri della Milizia del Tempio.

In uno studio del Dipartimento di Storia dell’Arte dell’Università di Buffalo (Stato di New York), il complesso della Magione è stato identificato come il più completo complesso ospedaliero medievale dell’Europa occidentale. Il 24 Aprile 2012, nell’ambito del progetto “Meraviglia italiana”, il complesso della Magione è stato inserito nella lista delle Mille Meraviglie italiane.

Bibliografia:

Benvenuti A. et al., Il Chianti e la Valdelsa senese, Milano, Mondadori, 1999

Cammarosano P., Frati M. e Mennucci A., Chiese medievali della Val d’Elsa. I territori della Via Francigena tra Siena e San Gimignano, Empoli, Editori dell’Acero, 1996

Cammarosano P. e Passeri V., Città, borghi e castelli dell’area senese-grossetana, Siena, Amministrazione Provinciale di Siena, Assessorato Istruzione e Cultura, 1984

Cardini F., Templari e templarismo. Storia, mito, menzogne, Rimini, Ed. Il Cerchio, 2005

Casini C., Repertorio. Ovvero storia Patria di alcuni fatti e cangiamenti seguiti in Poggibonsi ed altrove, Poggibonsi, Ed. La Magione, 1986

Jannaccone M. A., Templari il martirio della memoria, Milano, Sugarco Edizioni, 2005

Mantelli G., La Magione casa templare sulla via Francigena: strade, pellegrini, monachesimo, cavalleria nel Medio Evo, Poggibonsi , Ed. La Magione, 1990

Minnucci G. e Sardi F. (a cura di), I Templari: mito e storia, Atti del Convegno Internazionale di Studi alla Magione templare di Poggibonsi (Siena, 29-31 maggio 1987), Sinalunga, Casa Editrice A.G. Viti-Riccucci, 1989

Rocca G., Templari, voce del Dizionario degli Istituti di Perfezione, Roma, ed. Paoline, 1997, pp.886-905

Note: L’ordine dei Templari, uno dei più noti ordini religiosi cavallereschi del Medioevo, ebbe la sua origine in Terra Santa durante le Crociate, con l’obiettivo di difendere i luoghi santi e i pellegrini che andavano in Terra Santa. L’ordine fu approvato nel 1129 durante il Concilio di Troyes e i cavalieri assunsero una regola di forma monastica ispirata da Bernardo di Chiaravalle che per loro scrisse il Liber ad Milites Templi de laude novae Militiae.

L’iscrizione sulla campana del 1290 riportava il seguente testo: “AUTTORITAS TEMPLARIA CURA, PRECE DOMINI PACE FECIT FIERI ISTA DUO CAMPANA. FACTA POSUIT ANNO DOMINI CHRISTI MCCLXXXX”.

La lapide funebre del 1301 ha iscritte le parole: “HIC JACIUNT OSSA NOBILIS VIRI SORCELLI AC PONI ABNEONA ORDINE JASONIO, QUI OBIIT PREGRATA ANIMI CORI ET JUBILEI SUB ANNO DOMINI MCCC.I. DE MENSE JUNII DIE PASCALIS PENTHECOSTES QUI HIC PRO MISERICORDIA DEI QIESCAT IN PACE”.

Visite:

La chiesa di giorno è sempre aperta. Il castello si può visitare nei pomeriggi dei giorni feriali prenotando al numero di telefono 0577 935330

E-mail: info@ordo-militiae-templi.org (anche per visite in tempi diversi)

Autore scheda: Cristina Cicali, in collaborazione con la Cancelleria della Milizia del Tempio

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