Il borgo di Collepetroso e chiesa di San Michele – Radda in Chianti

Luogo: Collepetroso (Colle Pietroso, Collepietroso)

Comune: Radda in Chianti

Denominazione: San Michele a Collepetroso (Colle Pietroso, Collepietroso)

Data/periodo: Dell’antico abitato, su cui ebbero giurisdizione i Marchesi di Toscana, si hanno notizie a partire dal X secolo

Descrizione: Nel Catasto fiorentino del 1427 il luogo è indicato come “abitato” e come tale è ancora ricordato nelle annotazioni catastali del 1776. Nella cartografia della fine del XVI secolo, è raffigurato come un borgo di case cinto da mura nelle quali si apre una porta d’accesso e con la chiesa parrocchiale lontana dall’abitato, nel popolo omonimo di San Michele a Collepetroso.

Attualmente il borgo rurale mantiene l’antica fisionomia grazie ai recenti interventi di restauro.

La chiesa di San Michele è ricordata nelle decime della fine del XIII secolo fra le chiese suffraganee della pieve di Santa Maria Novella in Chianti. Negli elenchi decimali del biennio 1302-1303 sembra comparire sotto il titolo di San Giovanni, sempre con la stessa dipendenza.

Secondo quanto riferiscono le fonti documentarie, la chiesa del castello era in origine situata in altro luogo, sebbene non distante da quello attuale e documentabile sino alla fine del XVI secolo. Quando fu abbandonata questa sede, si adattò a chiesa parrocchiale una piccola cappella situata entro le mura dell’antico castello, appositamente donata dai proprietari assieme alla casa padronale, destinata ad abitazione per il parroco. Fra gli arredi sacri che furono trasferiti nella nuova sede dal precedente edificio, è da segnalare una Croce astile in bronzo dorato, prodotto di officina toscana del XIII secolo, attualmente in deposito presso la Pinacoteca Nazionale di Siena.

Nel 1784, la chiesa è registrata come chiesa curata sotto il patronato del Vescovo di Fiesole, il quale in tale occasione decretò di aggregarla alla vicina pieve di San Giusto in Salcio. La parrocchia, soppressa nel 1986, è stata unita a quella di San Niccolò di Radda in Chianti.

Della precedente costruzione duecentesca oggi non esistono tracce.

L’edificio attuale, malgrado i rimaneggiamenti, ripete l’impianto romanico del precedente e mostra strutture completamente rinnovate per i recenti interventi che hanno interessato anche le costruzioni rurali che compongono il piccolo abitato. Di forme molto sobrie, presenta la facciata a capanna dal paramento murario in pietra, con il portale sormontato da un occhio circolare ugualmente in pietra serena e impianto interno ad aula unica rettangolare, coperto a volta unica. Nella parte terminale è posto un piccolo altare in pietra. Sulle pareti e sulla volta si osservano quattro scene ad affresco raffiguranti immagini ispirate a temi biblici, fra le quali spicca quella sul fondo con la Deposizione di Cristo, eseguite fra il 1994 e il 1995 da Marco Borgianni.

Sulla destra si eleva il campanile a vela, a due fornici, dove trovano posto due campane.

Bibliografia:

Brachetti Montorselli G., Moretti I., Stopani R., Le strade del Chianti. Gallo Nero, Firenze, Bonechi, 1984

Cammarosano P., Passeri V., I castelli del senese. Strutture fortificate dell’area senese-grossetana, Siena, Nuova Immagine, 2006

Carnasciali M., Gli edifici sacri nel Comune di Radda in Chianti, Radda in Chianti, Studium, 1996

Casabianca A., Notizie storiche sui principali luoghi del Chianti (Castellina, Radda, Gaiole, Brolio), Firenze, Tipografia Giuntina, 1941

Moretti I., Stopani R., Chiese romaniche del Chianti, Firenze, Salimbeni, 1966

Repetti E., Dizionario geografico fisico storico della Toscana, Firenze, Tipografia Tofani (poi Mazzoni), 1833-1846

Righi Parenti G., Guida al Chianti. La terra, il vino, i castelli, Milano, Sugarco, 1977

Righini G., Il Chianti Classico. Note e memorie storiche-artistiche e letterarie, Pisa, Pacini, 1972

Torriti P. (a cura di), Le chiese del Chianti, Cassa di Risparmio di Firenze, Le Lettere, Firenze, 1993

Autore scheda: Maurizio Carnasciali

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