Il focolare

Luogo: Chianti

Comune: Castellina in Chianti, Gaiole in Chianti, Radda in Chianti, Castelnuovo Berardenga

Data/periodo: In uso nel mondo rurale come necessità, oggi viene usato più come piacere nelle case di campagna

Descrizione: Il focolare può essere considerato, a giusto titolo, il cuore della casa colonica, attorno al quale si raccoglie la famiglia la sera per riscaldarsi e per raccontarsi storie; dove si cucina e dove si tiene l’olio per i lumi che verranno appesi alle travi per illuminare la casa. Il focolare ha infatti un triplice compito: vi si cucina, produce calore per la casa, produce luce. Ovviamente va aggiunto anche un quarto elemento che rende il focolare fondamentale nell’economia domestica rurale: produce appaesamento, senso di domesticità, svolgendo un importante ruolo nel produrre socialità.

Se nella casa colonica la cucina era certamente il luogo più importante di tutta la casa, situata di solito al primo piano, sopra la stalla e la tinaia – raramente a pian terreno – il focolare era il tesoro che la cucina custodiva. Di solito era posizionato al centro della stanza e, intorno a esso, si svolgeva la vita quotidiana della famiglia mezzadrile, tanto che il fuoco veniva acceso praticamente tutti i giorni dell’anno. Il focolare si trovava di solito al centro oppure in un angolo della parete che si trovava di fronte all’ingresso della cucina. Il camino era costruito in modo da permettere alle persone di sedervisi intorno: spesso c’erano delle panche e, quando lo spazio era sufficientemente ampio, poteva trovar posto anche una branda dove il capofamiglia, stanco dalla giornata di lavoro si sdraiava per riposarsi. Dal muro pendeva una catena con un gancio, anneriti dal fumo, che servivano per appendere il paiolo di rame per cucinare, e per scaldare l’acqua; non mancavano infine gli alari per governare il fuoco e il treppiedi dove arrostire il cibo.

Autore scheda: Pietro Meloni

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