Il borgo di Pompana – Murlo

Luogo: Pompana

Comune: Murlo

Data/periodo580-480 a.C.. Pompana, il cui toponimo sembra avere origine dal gentilizio etrusco Pumpuna, attestato principalmente a Chiusi, è ubicata a una distanza relativamente breve dal sito di Poggio Civitate (meno di 3 km in linea d’aria), pare lungo un importante asse viario che collegava la residenza etrusca a La Befa e quindi all’Ombrone. La frequentazione del luogo potrebbe essere ricondotta all’epoca,  se non come insediamento abitativo, per lo meno sotto forma di possedimenti terrieri da parte di un clan familiare con quel nome. Da Pompana, o immediati dintorni (il luogo esatto del rinvenimento non è noto), provengono due cippi etruschi collocabili nel VI-V secolo a.C. e oggi conservati nel Museo Archeologico di Murlo: uno in travertino, di forma sferica con plinto quadrangolare, da riferire probabilmente a una tomba; l’altro, in pietra fetida, di forma sferica appiattita su collarino, con quattro protomi di leone agli angoli e plinto di base, per il quale potrebbe ipotizzarsi, oltre all’uso consueto, anche quello di segnavia stradale in un incrocio importante

Descrizione: Sopra un rilievo collinare situato a nord de La Befa è situato il minuscolo villaggio aperto di Pompana, composto da pochi edifici tardomedievali in gran parte ristrutturati e adibiti a case per vacanza. All’estremità est del borgo, ormai sopraffatti dalla vegetazione e all’interno di un giardino privato, si possono intravedere i ruderi dell’antica cappella intitolata a San Francesco, fatta costruire nel 1602 a proprie spese dal sacerdote Girolamo Turbanti, originario del posto.

La chiesetta aveva al colmo della facciata un campaniletto a vela, ormai crollato da tempo. Nelle visite pastorali compiute dall’arcivescovo Borghesi nel 1775 e dallo Zondadari nel 1802 viene ricordata sotto il titolo di San Girolamo; è invece menzionata come cappella di San Francesco nella visita Mancini del 1833. Nello stesso Catasto Leopoldino del 1821 è registrata come oratorio pubblico, benefizio di San Francesco.

Dalla cappella proviene una trecentesca Madonna con Bambino, tempera su tavola a fondo oro attribuita ad Ambrogio Lorenzetti ed emigrata in epoca imprecisata al Metropolitan Museum di New York, dove tuttora è conservata. La tavola, che non sappiamo come pervenne alla cappella, nel 1862 si trovava ancora al suo interno ma era già in cattive condizioni di conservazione pur essendo stata restaurata da poco.

Bibliografia:

Brogi F., Inventario generale degli oggetti darte della provincia di Siena, Siena, Nava, 1897, p. 381

Carli E., Beni culturali e territorio, Murlo, Comune di Murlo, 1990, p. 33

Merlotti G., Memorie storiche delle parrocchie suburbane della diocesi di Siena, a cura di Don Mino Marchetti, Siena, Cantagalli, 1995, p. 296

Campana S., Carta archeologica della provincia di Siena – Murlo, Siena, Nuova Immagine, 2001, pp. 115-116, 280, 292

Filippone M., Il territorio di Murlo e le sue chiese, Siena, Nuova Immagine, 1994, pp. 116-117

Goggioli S., Antiquarium di Poggio Civitate, Siena, Protagon, 2002, pp. 101-102

Pandini G.B., Descrizione di Vescovado, signoria dell’arcivescovo di Siena, in Filippone M., Guasconi G.B., Pucci S. (a cura di), Una signoria nella Toscana moderna. Il Vescovado di Murlo (Siena) nelle carte del secolo XVIII, Siena, Università di Siena, 1999, p. 120

Scali L., Il fascino discreto del villaggio di Pompana,  in Murlo Cultura, Anno 13, n. 1, 2010, pp. 8-9

Fonti:

Schede ICCD di riferimento: ASBAP Si e Gr: scheda di catalogo n. 00384945 (compilata da A. Munzù, 1994)

Archivio Arcivescovile di Siena, Sante visite 63 [Visita pastorale a la diocesi di monsignor Tiberio Borghesi (1775)], c. 28v

Archivio Arcivescovile di Siena, Sante visite 68 [Visita pastorale eseguita dall’ecc.mo sig. cardinale Zondadari (1797-1812)], c. 103r

Archivio Arcivescovile di Siena, Sante visite 71 [Atti delle visite pastorali al tempo dell’arcivescovo Giuseppe Mancini(1826-1848)]

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Autore scheda: Giorgio Botarelli (Associazione Culturale di Murlo)