Pieve Vecchia della Madonna a Radicondoli

Luogo: Radicondoli

Comune: Radicondoli

Data/periodo: La costruzione della chiesa risale alla fine del XII secolo

Descrizione: Poco distante dalla terra vi è una chiesa antichissima chiamata la Pieve Vecchia, dedicata a San Giovanni Battista, in cui il Proposto fa celebrare la festa titolare, e la compagnia di San Maccario, che fu eretta nell’altar maggiore di questa chiesa, anch’essa vi fa celebrare altra festa nella quarta domenica di maggio, e in questa chiesa si venera un’immagine di Maria Vergine, alla quale per le grazie che comparte, il popolo presta gran venerazione. Così racconta Padre Bulletti nel suo libro sulla storia di Radicondoli.

La Pieve Vecchia della Madonna, chiesa medioevale situata appena fuori del borgo di Radicondoli, è stata sempre un edificio religioso particolarmente rappresentativo per la comunità locale. La sua importanza in antichità era legata al potere vescovile e alle credenze del popolo, che venerava  l’icona della Vergine della Mercede.

Costruita alla fine del XII secolo, in periodo romanico, è abbellita da un’abside semicircolare che le conferisce eleganza e originalità di linee. Sempre in epoca medioevale, fu rimaneggiata con motivi decorativi di particolare effetto, ottenuti con l’alternanza di pietra bianca (travertino e arenaria) e mattoni rossi. Particolari le decorazioni, risalenti al XIII secolo e quasi uniche nel loro genere, scolpite sui muri esterni con la tecnica del polissoir: rappresentano strumenti per il lavoro del legname, una scure e un’ascia, a cui fu poi sovrapposta una croce greca con bracci a T; una figura geometrica estremamente raffinata che probabilmente rappresenta il simbolo dei muratori e alcuni simboli degli scalpellini.
I capitelli, dai quali partono le arcate bicrome, hanno decorazioni interessanti, in particolare uno che raffigura due volti umani. Sono presenti anche alcune lapidi, una delle quali decorata con due stemmi, quello della famiglia degli Aldobrandeschi, signori di Radicondoli, e un altro sconosciuto: ciò fa pensare che questa tomba contenga una coppia di sposi.
Oggi, durante il Festival di Radicondoli, la pieve è utilizzata come palco per spettacoli teatrali.

Bibliografia:

Alunni della Scuola Media “Arnolfo di Cambio”, sede di Radicondoli, Radicondoli: il paese dell’anima, Radicondoli, a.s. 2003-2004

Bulletti E., Appunti di storia di Radicondoli, Comitato per le onoranze a Padre Enrico Bulletti, Radicondoli, 1962

Cucini C. (a cura di), Radicondoli: storia e archeologia di un comune senese, Roma, Multigrafica Editrice, 1990

Autore scheda: Rosella Pristerà