Carlo V e la contrada nobile dell’Aquila

Luogo:  Via del Casato di Sopra 84 – Siena

Contrada: Nobile Contrada dell’Aquila

Data/periodo: 24 aprile 1536

Descrizione: A estranei alla cultura contradaiola può apparire strano che alcune contrade si appellino come “nobile”, “priora”, “capitana” e così via. Ogni rione ha un motivo differente per cui si può fregiare di un titolo o di un altro. Nel caso della Nobile Contrada dell’Aquila la ragione ha un nome importante: Carlo V d’Asburgo.

Il 24 aprile del 1536 l’Imperatore, di cui i senesi erano alleati, fece visita a Siena e fu accolto da grandi festeggiamenti. Giovanni Antonio Pecci nelle sue memorie scrive: “alla Postierla era una grand’Aquila di legname, fatta innalzare dalla Contrada di quel luogo, che milita sotto tale insegna”. Carlo V, compiaciuto da questo particolare onore all’animale simbolo dell’Impero, concesse alla Contrada dell’Aquila di potersi fregiare del titolo di Nobile e di poter issare sulle proprie bandiere l’aquila bicipite imperiale.

In realtà, da come risulta da alcuni documenti conservati nell’Archivio di Stato di Siena, l’aquila lignea fu opera dell’Ornato, una commissione preposta alla vigilanza degli addobbi fatti in occasione di feste e cerimonie. È molto probabile, però, che gli aquilini abbiano fortemente contribuito con denari e maestranze alla realizzazione dell’omaggio all’Imperatore. L’impegno della Contrada sarebbe dovuto al fatto che al suo interno vi erano famiglie nobili fortemente legate all’Impero.

A prescindere dalla dubbia attribuzione dell’aquila lignea, in una relazione di Cecchino Cartaio del 1546 la Contrada viene appellata “Nobile ed Onorata”, unica fra tutte le Consorelle.

Bibliografia:

Pecci G.A., Memorie storico-critiche della città di Siena, Siena, A. Bindi, 1755

Testimoniane del Secondo Millennio, a cura di Capperucci M., Torriti P., Manganelli G., Nobile Contrada dell’Aquila, Siena, Terre de Sienne editrice, 1999

Autore scheda: Nobile Contrada dell’Aquila, Emilio Mariotti

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