I luoghi di ritrovo e la vita quotidiana nell’Onda

Luogo: Via Giovanni Duprè – Siena

Contrada: Contrada Capitana dell’Onda

Descrizione: La “Duprè” nasce nel novembre del 1890 dalla fusione di più realtà associative, come Società di Mutuo Soccorso per nativi, abitanti e protettori della Contrada dell’Onda. Il nome è scelto in onore dell’illustre artista nato a due passi dalla sede sociale e morto nel 1882. La Duprè, oggi, si sviluppa su tre livelli: la “terra”, cioè il giardino, inaugurato nel 2008, che si affaccia sull’Orto dei Pecci, il “salone” e il piazzale, dove si svolgono gran parte delle attività e, infine, la terrazza. Per quanto riguarda le attività, dopo lo slancio mutualistico e solidaristico che ne segnò la nascita, va segnalata l’importanza del gruppo sportivo Juventus G. Duprè, attivo già dal 1927, e lo sviluppo, nel corso degli anni, di un impegno sempre più variegato e concentrato sul fronte ricreativo: dalla biblioteca circolante, agli spettacoli cinematografici e il Delfino d’Oro, dal Festivalbar all’organizzazione di convegni fino alle gite, le cene, i concerti, le discoteche e alla gestione quotidiana del bar.

L’archivio dell’Onda è quello che può vantare il libro dei verbali più antico mai posseduto da un archivio di contrada: quello che parte, nelle sue annotazioni, addirittura dal 1524. L’unico libro di contrada esistente per il periodo di Siena libera Repubblica (salvo un libro dei conti della contrada della Torre), un manoscritto dal fascino magnetico che gli ondaioli chiamano “la bibbia”. Insieme al “gioiello di famiglia”, si trovano conservati tutti i documenti che riguardano la contrada: quelli amministrativi e contabili, quelli che riguardano i beni mobili e immobili, le controversie legali, la corrispondenza e tutte le pubblicazioni di contrada, nonché i “numeri unici” delle consorelle. Ma l’archivio non è solo un deposito di libri e vecchie carte, bensì un luogo di studio, di ricerca, di valorizzazione delle memorie, accessibile non solo agli archivisti, ma a chiunque voglia approfondire la conoscenza della contrada. Non a caso si arricchisce delle donazioni di contradaioli innamorati del “fascino dell’archivio”, come il ricco Fondo Rogani. Denso di testi “alti” e “bassi”, questo luogo rappresenta l’anima culturale del contradaiolo, testimonianza concreta del fatto che senza conoscenza del passato, nessun futuro radioso può essere costruito.

La Società delle Donne è una delle più antiche organizzazioni femminili delle Contrade e una delle pochissime attualmente rimaste in vita. Nell’Onda già nel XVII secolo si eleggevano una Presidente e una Camarlenga, incarichi femminili paralleli a quelli della Contrada. Ha un proprio organigramma e statuto. La Società delle Donne, nata con l’idea di creare un spazio e luogo di confronto che portasse anche alla promozione di eventi e attività in linea con i gusti e le inclinazioni delle donne ondaiole, si sviluppò agli inizi del Novecento e ha avuto a lungo, come figura di riferimento, Nunziatina Gentilini. È uno dei “motori” della Contrada, per la quantità e la qualità delle iniziative e della collaborazione, che vanno da quelle più tradizionali legate alla cucina e al cucito – la “Stanzina” è stata preziosa per la realizzazione di alcuni lavori fondamentali per la Contrada, uno fra tutti la realizzazione delle bandiere – alla solidarietà e alla cultura. Numerose anche le iniziative su tematiche emergenti, come il progetto “Cambia-menti: prevenzione e contrasto della violenza di genere”, aperto alle donne di tutte le Contrade. Su iniziativa della Società delle Donne si è attivato anche “Studionda”, un doposcuola gratuito per bambini e ragazzi. La Società ha un proprio organo di informazione, il giornale “Donne in Onda”, e ha realizzato una pubblicazione storica, “Donne di Malborghetto”, dove si ripercorrono le tappe della storia delle Ondaiole dai documenti più antichi ad oggi. Il gruppo si distingue per l’organizzazione di appuntamenti importanti per le contradaiole e i contradaioli come San Crispino, che nel 2013 ha portato la Contrada da Papa Francesco.

Bibliografia:

AA.VV., Donne in Onda, serie completa dal 2006, Siena

Gli Archivisti, Le memorie dell’Onda, Malborghetto, marzo 1985, Siena

Gli Archivisti, Curiosità dal nostro archivio, Malborghetto, novembre 1988, Siena

Losi S. (a cura di), Donne di Malborghetto, Contrada Capitana dell’Onda, 2011

Autore scheda: Contrada Capitana dell’Onda, Max Brod e Simonetta Losi

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