Museo degli arredi e paramenti sacri della Chiocciola

Luogo: Via San Marco, 37 – Siena

Contrada: Contrada della Chiocciola

Data/periodo: Inaugurato il 25 giugno 1981

Descrizione: Il museo è stato realizzato ristrutturando un ambiente preesistente, già appartenuto all’ex monastero di San Paolo. Lo spazio è adiacente all’omonima chiesa ed è stato ad essa collegato attraverso un passaggio che sfocia nel transetto del tempio.

Fino al 1981 fu adibito a Sala delle Vittorie. In seguito, con la ristrutturazione della cripta, fu cambiata la sua destinazione d’uso a museo degli arredi e paramenti sacri. L’idea della realizzazione, appoggiata con convinzione dal Seggio della Contrada, si deve all’archivista del tempo, Piero Pallassini. Il progetto della sala e del suo arredamento furono curati dallo scultore Pierluigi Olla e dall’architetto Adriano Perra.

Nel museo, alcune teche in legno, realizzate dai laboratori diretti dall’artista Bernardino Barbetti, mostrano numerosissimi oggetti accumulati nei secoli dalla Contrada che, proprio per questo, sono spesso corredati dal simbolo e dai colori della Chiocciola.

Qui si può ammirare una serie di preziosi paramenti sacri costituita da pianete, piviali, palle, dalmatiche, veli del calice e tanti altri oggetti raramente esposti in musei. Particolarmente preziosa è una pianeta in tessuto laminato d’oro su seta rossa, della seconda metà del XVIII secolo. Appartenuta a papa Pio VI, fu lasciata a Siena durante il suo soggiorno del 1798, dopo che il pontefice era stato cacciato da Roma dalle truppe napoleoniche.

Di notevole rilevanza anche un’altra pianeta il cui stolone, del secolo XVI, è la stoffa più antica del museo, tanto da precorrere l’edificazione della chiesa della Contrada. Non mancano oggetti singolari e non più in uso, come una raganella del 1661, che sostituiva il suono dei campanelli durante la Settimana Santa, un portachiavi in legno del 1799 che presenta i colori della contrada ed una cassetta per l’accatto per le anime del Purgatorio del XIX secolo.

Del 1691 è la piccola campana proveniente dal primitivo oratorio al bivio di San Marco. Notevole la presenza di calici, pissidi, ostensori e altri arredi sacri, tra i quali si segnala un prezioso calice datato 1673 e donato dal sacerdote chiocciolino Camillo Coralli.

Rilevante, sia per quantità che singolarità, la serie di messali, candelieri, reliquiari e cartegloria, risalenti al periodo compreso tra i secoli XVII e XIX. Il centro della sala ospita un raro leggìo in legno dorato del XVII secolo, realizzato con i simboli dei quattro evangelisti, sul quale è presente lo stemma della Chiocciola.

Sul soffitto sono collocati stemmi lignei con gli emblemi delle antiche famiglie protettrici della Contrada che erano precedentemente conservati nella chiesa. Tali stemmi rappresentavano le famiglie che contribuivano economicamente alla vita di Contrada: alcuni riportano insegne araldiche reali ma la maggior parte sono opere di fantasia popolare.

Bibliografia:

Cantelli G., Arredi Sacri, in Betti L. (a cura di), La Chiesa dei Santi Pietro e Paolo ed il Museo della Contrada della Chiocciola, Monteriggioni (SI), Betti Editrice, 1994, p. 143

Lippi Mazzieri M. P., I paramenti sacri, in Betti L.(a cura di), La Chiesa dei Santi Pietro e Paolo ed il Museo della Contrada della Chiocciola, Monteriggioni (SI), Betti Editrice, 1994, p. 158

Olla P. L., Albenesi M., Capresi D. e Pellegrini A. R., Il Museo degli arredi sacri, in Betti L.(a cura di), La Chiesa dei Santi Pietro e Paolo ed il Museo della Contrada della Chiocciola, Monteriggioni (SI), Betti Editrice, 1994, p. 124

Autore scheda: Contrada della Chiocciola

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