Lo zuccherificio di Montepulciano Stazione

Luogo: Montepulciano Stazione 

Comune: Montepulciano 

Data/periodo: 1900-1929 

Descrizione: La bonifica della Valdichiana consentì già agli inizi dell’800, un forte sviluppo delle colture agricole, tra le quali ebbe un ruolo importante quella della barbabietola da zucchero, sia perché era interesse dello Stato diventare autosufficiente in tale produzione, diminuendo drasticamente le importazioni, sia per diffondere una fonte di calorie necessaria ad integrare la deficitaria alimentazione di vasti strati della popolazione.  

A seguito di tale incremento produttivo, ed a seguito dello sviluppo ferroviario in corso nella valle nella seconda metà del XIX secolo, la Società Ligure-Lombarda di Genova impiantò uno zuccherificio in località Fontago, lattuale Stazione di Montepulciano, dietro alle pressioni politiche esercitate dalle classi dominanti dell’epoca, ed in particolare dal celebre conte Bastogi. Un riferimento a tale interessamento si riscontra in un articolo de LAraldo Poliziano dell11 aprile 1909, dove si legge tra laltro: La fabbrica degli zuccheri, che è oggi alla Stazione di Montepulciano, doveva costruirsi a Cortona. Il Conte Giovannangelo Bastogi fece sì che rimanesse nel suo collegio, promuovendo a tale scopo nelle grandi tenute della sua famiglia la coltivazione delle barbabietole. Lubicazione dello stabilimento fu, come detto, determinata dalla centralità rispetto alle aree di coltivazione, dalla presenza della ferrovia per il trasporto della materia prima e del prodotto finito e dalla disponibilità di acqua. La costruzione e lentrata in funzione dello stabilimento portarono a riconsiderare la posizione dello scalo di Salarco, non più funzionale alla nuova realtà produttiva, che fu quindi spostato ed ubicato in prossimità dello stabilimento nella medesima località di Fontago. Lo stabilimento di Montepulciano impiegava normalmente circa quaranta unità tra operai ed impiegati, che salivano fino a circa mille nel periodo di lavorazione. La presenza dello zuccherificio fu quindi una solida realtà economica locale e una fonte di reddito fondamentale per centinaia di famiglie. La prima campagna produttiva ebbe luogo nel 1899: già lanno successivo, con lo stabilimento appena avviato, si registrò una resa in saccarosio di quasi 2 Kg per ettolitro di succo.  

Il sempre maggiore sviluppo economico e demografico della parte pianeggiante del territorio comunale di Montepulciano, aveva già da tempo indotto l’Amministrazione a valutare un possibile collegamento ferroviario anche con la città storica. Dopo molti progetti, che si susseguirono già dall’arrivo della ferrovia nel territorio intorno alla metà degli anni sessanta  dell’800, nel consiglio comunale del 22 maggio 1908, fu presentato il progetto di una ferrovia a scartamento ridotto dell’Ingegnere Besanzanica. Il tracciato della ferrovia partiva dalla Stazione di Fontago (250 metri) a circa mezzo chilometro dalla stazione delle Ferrovie dello Stato (Stazione di Montepulciano), collegata ad essa tramite un binario di raccordo, giungeva fino a dietro la chiesa di Gracciano, proseguiva fino al Bivio di Nottola e a Saltecchio. In prossimità della chiesa delle Caggiole deviava verso sinistra e aggirava le Corolle per tornare a fiancheggiare la Strada Provinciale fino a San Lazzaro e poi fino ai Ponti Secchi a Montepulciano. Superato lo strapiombo con un viadotto, si giungeva nel Piazzale Lo Sterro (502 metri). Nel 1910 venne definitivamente approvato il progetto ed i lavori iniziarono nel 1912, per concludersi agli inizi del 1916 ed il 2 maggio 1917, la linea ferroviaria fu aperta al pubblico. Purtroppo la linea ebbe una vita breve e difficile costellato da numerosi deragliamenti ed incidenti, uno dei quali mortali. Già nel 1926 la Società di gestione (SAF), cessò il servizio, che riprese direttamente a carico del Comune l’anno successivo, per poi concludersi definitivamente, sempre nel 1927.  

Ma anche allo zuccherificio le cose non andarono meglio. Dal 1913, infatti, si verificarono tensioni e preoccupazioni sul destino dello stabilimento per le controversie dovute alla fissazione dei prezzi e degli ettari coltivati, atti a garantire un certo quantitativo di produzione. Gli anni 20 furono caratterizzati da una situazione altalenante nella gestione dello stabilimento, con voci su una sua chiusura che si succedettero di anno in anno.   

Le cose sembrano aggiustarsi nel 1926, in virtù anche della felice situazione del settore in Italia.  Nel giugno 1928 si ebbe la visita allo stabilimento del Presidente della Società Ligure Lombarda Emilio Bruzzone, tra un fiorire di elogi e buoni auspici per il futuro. Tuttavia, nel 1929, la sostituzione degli impianti, ormai vecchi, fu giudicata antieconomica, nel quadro anche della forte concorrenza nel settore. Tra gli industriali della Società Ligure Lombarda e gli agricoltori produttori di bietole non vi è però la convinzione di arrivare ad un accordo, ed entrambi preferiscono uscire bene’ dalla situazione piuttosto che tentare di risolvere la crisi” (Vania Berti, tesi di laurea 1986). Con la campagna 1929 quindi lattività nello stabilimento poliziano cessò definitivamente. La bella struttura dello zuccherificio, pur in gran parte compromessa da discutibili lavori di frazionamento, demolizione e di modifica, si trova tuttora in piedi e ospita altre attività economiche.  

Bibliografia

Maramai R., La Ferrovia Montepulciano Città-Fontago-Fatti, personaggi e foto dell’epoca, Montepulciano, Editori del Grifo, 1980

Fonti: 

Berti V., Lo zuccherificio di Montepulciano Stazione, 1988ì6, Tesi di laurea consultabile presso la Biblioteca Archivio Piero Calamandrei di Montepulciano  

Links 

Montepulciano Stazione

Ferrovia Montepulciano-Fontago

Autore scheda: Dino Orlandi 

 

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