Riserva del lago di Montepulciano
Luogo: Lago di Montepulciano
Comune: Montepulciano
Denominazione: Il Chiaro di Montepulciano
Descrizione: La Riserva del Lago di Montepulciano è situata in Val di Chiana nel Comune di Montepulciano. Copre una superficie di 470 ettari che comprende il lago, parte del Canale Maestro della Chiana e alcuni terreni agricoli adiacenti. Il lago confina ad est con la regione Umbria e più precisamente con la provincia di Perugia.
Il lago di Montepulciano fa parte della Rete Natura 2000 della Comunità Europea. È una delle 14 riserve del Sistema delle Riserve Naturali della Provincia di Siena, nata nel 1996 per garantire e promuovere la conservazione e la valorizzazione dell’ambiente, del paesaggio, del patrimonio naturalistico, storico e culturale. È classificato come sito d’importanza comunitaria (SIC) e zona di protezione speciale (ZPS), grazie alla buona conservazione della zona umida e alla ricchezza di specie, soprattutto di uccelli acquatici. Scopo principale della riserva è mantenere l’integrità dell’ecosistema lacustre.
Il lago negli ultimi cento anni ha dimezzato la superficie e diminuito la profondità a causa di processi di interramento naturale, per l’accumulo di vegetazione morta e sedimenti trasportati dai torrenti immissari, in particolare il Parce e il Salcheto. Tale processo è accelerato dalle attività agricole recenti di tipo meccanico che hanno provocato l’arrivo nel lago di grandi quantità di terra dilavata dai campi.
Attualmente raggiunge all’incirca una profondità massima di 2,7 m e si estende per 70 ettari, mentre il canneto a cannuccia palustre per 300, costituendo l’habitat più rappresentativo di questo lago.
Nell’edificio chiamato la Casetta è collocato il Centro Visite della Riserva, situato nei pressi del lago e del molo, da dove partono le visite con il battello elettrico. Il Centro Visite è attrezzato con materiale didattico ed informativo ed ha al suo interno una sala conferenze. Accanto alla Casetta passa il “Sentiero della Bonifica”, un percorso ciclopedonabile di circa 62 km tra la Chiusa dei Monaci, in prossimità di Arezzo, e Chiusi Scalo.
La riserva costituisce un importante punto di sosta, di svernamento o di nidificazione per alcune specie d’uccelli acquatici migratori, osservabili seguendo i percorsi costruiti nel suo interno. Qui trovano il loro ambiente ideale le seguenti specie di uccelli: germano reale, alzavola, canapiglia, mestolone, moriglione, fischione, svasso maggiore, tarabuso, tarabusino, airone rosso e cenerino, cannaiola, cannareccione, martin pescatore, folaga e falco di palude, che caccia le sue prede nel canneto .
Tra i pesci ricordiamo il luccio, il persico trota, la carpa, il carassio e il pesce gatto, mentre tra i molluschi abbiamo l’Anadonta Anatina, esclusivamente lacustre, che vive nei fondali fangosi; di lunghezza anche superiore a 15 cm, ha una colorazione della conchiglia che va dal verde chiaro al marrone.
Molto importante per l’habitat del lago è il bosco igrofilo, attraversato da un sentiero che parte nei pressi del molo e conduce ad una torretta di avvistamento alta 22 metri. Nel bosco sono presenti pioppi, salici e aceri campestri, con le basi dei tronchi sommersi nei periodi di maggiore piovosità, soprattutto d’inverno. Il sottobosco è caratterizzato da cespugli di sanguinello, rovo comune, biancospino e giaggiolo acquatico dai bei fiori gialli. Questo bosco è l’ambiente ideale per il picchio verde, i colombacci, il gufo comune e molti passeriformi; la zona più orientale del bosco è il dormitorio dei cormorani.
Di particolare rilevanza sono le specie “aliene” del lago tra le quali abbiamo: il gambero rosso della Louisiana, comunemente chiamato gambero killer, la nutria, il pesce gatto e il carassio. Si tratta di animali non originari del luogo, introdotti generalmente dall’uomo, pericolosi per le specie autoctone poiché, invadendo il loro habitat e sfruttando le stesse risorse, tendono a sostituirle.
È da tener presente la superficie della riserva coltivata a cereali, frequentata da istrici, volpi e faine. Quest’area in inverno può presentarsi invasa dall’acqua, risultando così molto adatta alla sosta di uccelli limicoli, che mangiano frugando nel fango, come il beccaccino, il combattente ed il piro-piro mentre l’airone cenerino, l’airone bianco maggiore e la sgarzetta si possono avvistare nei canali che sono presenti tra i campi.
Bibliografia:
Anselmi B., Le Riserve naturali della Provincia di Siena, Montepulciano, Amministrazione Provinciale di Siena – Editrice Le Balze, 2001, pp. 139-151
Fuccelli A., Gengaroli G., Guastaldi A., I Chiari, Cortona (AR), Cassa Rurale ed Artigiana di Chiusi, 1991, pp. 111-143
Loro R., Pagnotta L., Rossi M.P., I Chiari di Chiusi e di Montepulciano. I laghi degli Etruschi in Terra di Siena, San Gimignano, Amministrazione Provinciale di Siena, p. 55
Species Associazione, Guida della Riserva Naturale Lago di Montepulciano, a cura di A.S.T.R.A, Siena, Protagon Editori Toscani
Links:
Sito ufficiale del “Sentiero della Bonifica”
Sito ufficiale delle “Riserve Naturali Senesi”
Sito ufficiale dell’Associazione “Amici del Lago di Montepulciano”
Video:
Vita nei laghi di Chiusi e Montepulciano, caricato da BengodiTV – Alex Revelli Sorini
Autore scheda: Cristina Golini
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