Le vene di Ciciano – Chiusdino
Luogo: Val di Merse
Comune: Chiusdino
Data/periodo: 2,5 milioni di anni fa
Descrizione: Il fiume, da cui la Valle in oggetto prende il nome, è il fiume Merse: nasce nelle Colline Metallifere, dalle sorgenti che si trovano a Poggio Croce di Prata (848 m.), è lungo circa 70 km e attraversa i Comuni di Chiusdino, Monticiano, Murlo e Sovicille per poi confluire nel fiume Ombrone, nei pressi dei Bagni di Petriolo dopo aver incontrato le acque del torrente Farma e aver formato un’ampia piana alluvionale. La maggior parte delle acque del fiume Merse provengono dalle “Vene di Ciciano”, sorgenti perenni poste a pochi chilometri dall’abitato di Chiusdino che sgorgano acqua ad una temperatura costante di 21° e che permettono al fiume di mantenere regolare la sua portata d’acqua anche nei periodi di maggiore siccità. L’ambiente circostante alle sorgenti è dominato da boschi in cui predominano il cerro, la roverella e altri tipi di querce. E’ stato proprio lo sfruttamento del bosco che ha permesso alle popolazioni passate di procurarsi legna e carbone per l’alimentazione delle numerose fornaci e delle ferriere sparse nel territorio. Questo ambiente è il regno dei piccoli mammiferi come il gatto selvatico, la donnola, la puzzola, la martora e le acque del fiume sono ricche di pesci ed anfibi endemici tra i quali un tempo era facile incontrare il gambero di fiume.
Oggi, tra il crescente inquinamento e la pesca, spesso non regolamentata, queste specie sono fortemente a rischio. La popolazione dei vicini paesi di Chiusdino e Ciciano è fortemente legata alle “Vene di Ciciano”: essi, infatti, avevano convogliato l’acqua attraverso un canale di mattoni e costruito un lavatoio dove le donne andavano a lavare i panni e poco più avanti era stato costruito un vascone dove si poteva fare il bagno. Le nostre nonne, nei loro ricordi di bambine prima e giovani donne poi, ci hanno raccontato dell’usanza di recarsi alle “Vene” con le interiora e le parti degli animali appena macellati: lì venivano lavati con l’acqua pulita delle sorgenti per poi essere destinati alla lavorazione di salumi. Attualmente il sentiero per arrivare alle sorgenti è chiuso dalla folta vegetazione e del lavatoio rimangono solo pochi resti. Anche la vasca per il bagno non esiste più.
Bibliografia:
Comune di Chiusdino, Chiusdino, il suo territorio e l’Abbazia di San Galgano, Siena, Nuova Immagine Editrice, 1995
AA.VV., Val di Merse. Casole d’Elsa, Chiusdino, Monticiano, Murlo, Radicondoli, Sovicille, Firenze, Aska Edizioni, 2005
Autore scheda: Alessandra Bettini