Canale Maestro della Chiana

Luogo: Lago di Montepulciano fino a Ponte a Buriano

Comune: Chiusi, Montepulciano, Torrita di Siena, Sinalunga 

Data/periodo: La sua realizzazione è documentata dal XIV secolo. Il completamento del canale termina nel Seicento ma le opere civili lungo il suo percorso sono state realizzate anche tra Settecento e Ottocento

Descrizione: Il Canale Maestro della Chiana inizia dal lago di Montepulciano e termina alla Chiusa dei Monaci, presso Ponte a Buriano, a pochi chilometri da Arezzo. Confluisce in Arno con le acque dei laghi di Chiusi e Montepulciano e di numerosi canali secondari.  

Rappresenta il collettore principale nel quale confluiscono i canali di raccolta delle acque delle colline e montagne circostanti e dei terreni bonificati della Val di Chiana: asse portante degli interventi  realizzati nella valle per bonificare i terreni e incanalare le acque stagnanti del fiume Clanis. 

Linizio della costruzione del Canale Maestro della Chiana è identificabile con la realizzazione del Fossatum Novum, da parte degli aretini prima e dei fiorentini poi, fra i ponti delle Chiane (nei pressi di Pieve al Toppo) e ad Clanicellas (probabilmente nei pressi di Ponte alla Nave). Attestato da alcuni documenti del XIV e XV secolo, è il più importante tra gli interventi di regimazione delle acque fatti in questa valle. 

È dallanno 1000 che il fiume Clanis perde le sue caratteristiche di corso dacqua trasformandosi in bacino palustre, tanto che Giovanni Boccaccio nel De Fluminibus lo descrive, durante il XIV secolo, come un fiume con acque dallo scorrimento lento che tende a formare specchi lacustri e bacini stagnanti. 

Dalla metà del XVI secolo le opere di bonifica si estendono a tutta larea settentrionale e centrale della Chiana.  

Fra la fine del XVI e linizio del XVII, viene scavato il tratto del Canale Maestro da Pieve al Toppo fino al lago di Montepulciano e vengono portate avanti le opere di bonifica attraverso la realizzazione di colmate. 

Tra il 1719 e il 1723 vengono costruiti il Callone di Valiano, uno sbarramento utile per regolare il flusso delle acque provenienti dai laghi di Chiusi e Montepulciano che in caso di piene rendeva il canale navigabile, ed un sistema di chiuse sul Canale Maestro un po’ più a sud del ponte stesso. 

Nel 1780, in seguito al concordato tra il Granducato di Toscana e lo Stato Pontificio, viene realizzato lArgine di Separazione, un grande sbarramento nei pressi dellattuale stazione di Chiusi, che segna lo spartiacque fra il bacino dellArno e del Tevere.  

Inoltre, prima della metà del 1800 viene sbassata la Chiusa dei Monaci e vengono realizzati due canali allaccianti, uno a destra e laltro a sinistra, paralleli al Canale Maestro della Chiana. Questi, dopo aver raccolto le acque degli altri torrenti, si riuniscono per confluire nel Canale Maestro in prossimità di Ponte a Cesa.  Da questo momento il corso della Chiana non confluisce più nel Tevere tramite il fiume Paglia. Ha cambiato direzione e procede dal confine con la Stato Pontificio verso nord fino allArno. 

Oggi lantico tracciato, utilizzato per la manutenzione del Canale Maestro della Chiana e delle chiuse, costituisce il Sentiero della Bonifica Vittorio Fossombroni, dal nome di colui che tra la fine del settecento e linizio dellottocento seguì le opere di bonifica e lo sviluppo agrario della valle per conto del Granduca di Toscana Pietro Leopoldo. Il sovrano, prima di dare lavvio ad ulteriori operazioni di bonifica, nel 1788 chiamò alla presidenza del piano di bonifica proprio laretino Fossombroni, che nellanno successivo espose il suo pensiero nelle Memorie idrauliche-storiche sulla Val di Chiana. La stima di cui riuscì a godere gli valse la nomina, fino al 1827, a Soprintendente Generale del Dipartimento delle Acque della Val di Chiana e cioè ai lavori di bonifica e a quelli compresi nel sistema idraulico più generale. 

Il Sentiero della Bonifica è un percorso, realizzato dalle province di Arezzo e Siena, di circa 62 km, inaugurato nel settembre 2008. Unisce Chiusi ad Arezzo con un dislivello di circa 20 metri su una strada sterrata ciclo pedonabile che non presenta difficoltà tecniche.  

È percorribile solo di giorno durante tutto lanno, preferibilmente in autunno e primavera, per scarsità di aree ombreggiate. Affrontare il sentiero dopo intense precipitazioni atmosferiche è sconsigliato, poiché in caso di piena del canale il percorso potrebbe essere in parte allagato e dunque non percorribile. È definito come un percorso museale allaperto delle opere dingegneria civile presenti lungo il Canale Maestro della Chiana di notevole interesse storico, naturalistico e paesaggistico. 

Partendo dalla stazione ferroviaria di Chiusi si raggiunge linizio del sentiero nel punto in cui si trova lArgine di Separazione, che segna il confine tra la Chiana Toscana e quella Romana e, pochi chilometri dopo, le Torri Beccati Questo e Beccati Questaltro. Oggi queste due torri si trovano a confine fra Umbria e Toscana, mentre un tempo segnavano il confine tra lo Stato Pontificio e il Granducato di Toscana. Il sentiero prosegue passando per i laghi di Chiusi e di Montepulciano.  

Poco dopo il 15° chilometro, il tracciato si snoda nella Val di Chiana seguendo fedelmente gli argini del Canale Maestro, raggiunge il Callone di Valiano appena superato il km 20, passa tra la zona delle Chianacce e Torrita di Siena, e arriva a Sinalunga.   

Poco prima del km 35 transita per Botte allo Strozzo, dove le acque dellallacciante delle Chianacce incrociano in sopraelevata il Canale Maestro per confluire nellallacciante di sinistra.  

Qui inizia il tratto aretino del sentiero che passa in prossimità di Cortona, Foiano della Chiana, Marciano della Chiana, Castiglion Fiorentino, fino a Civitella in Val di Chiana. Verso il km 56 transita vicino ai Ponti dArezzo dove nel 1300 passava la strada senese-aretina sorretta da cinque ponticelli, sostituiti poi da un ponte a due arcate, alle quali, nel 1589, ne furono aggiunte altre sei, tutte dotate di paratoie per la regolazione delle acque evitando che le piene della Chiana si unissero a quelle dellArno. Nellottocento, quando il canale venne allargato e approfondito, fu realizzato un nuovo ponte in mattoni e ferro, ricostruito in cemento armato dopo i bombardamenti della II guerra mondiale. 

Infine il sentiero raggiunge il Ponte alla Nave, il Magazzino del grano (deposito dei prodotti agricoli delle fattorie granducali destinati al mercato di Firenze), la Chiusa dei Monaci al km 60 e in prossimità di Ponte a Buriano si immette nellArno. 

Bibliografia: 

Barni E. Lottarini F. Dalla bonifica alla ferrovia. Economia e Società a Chiusi tra Settecento e Ottocento, Città di Castello (PG), Edizioni Luì, 1998, pp. 13-29

Dallai L., Pizzaiolo G., Sarti L. (a cura di), La Chiana dal mare alle bonifiche. Storia di un fiume invisibile, Colle di Val dElsa (SI), Cooprint Industria Grafica, 2011, pubblicato per conto di Fondazione Musei Senesi, pp. 84-86, 112, 120-125

Di Pietro G.F., Atlante della Val di Chiana, cronologia della bonifica, Livorno, Otello Debatte editore s.r.l., 2006, pubblicato per conto della Regione Toscana – Giunta Regionale, pp. 61-65, 89-93,107, 112, 134-141, 148-149,157-158,162-164, 178-180, 186-188

Guastaldi A., Mazzetti L., Bettolle attraverso la bonifica, in Quaderni Sinalunghesi, anno IV n. 2, 1993, pp. 10-11, 18-19

Links:  

Sito ufficiale del Sentiero della Bonifica

Autore scheda: Cristina Golini 

 

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