Giovanni di Lorenzo “dipentore” e la Fondazione dell’Oratorio della Torre

Luogo: Via Salicotto – Siena

Contrada: Contrada della Torre

Denominazione: Chiesa dei Santi Giacomo e Cristoforo (ma il culto di San Cristoforo si è perso nel tempo); chiesa di San Giacomo Maggiore (Apostolo); chiesa dei Santi Giacomo e Anna

Settore di riferimento: Pittura

Data/periodo: Giovanni di Lorenzo: nato attorno al 1487, morto il 5 dicembre 1562. Oratorio della Contrada: 1531-2003

Descrizione: Il giorno 25 luglio 1526, festa di San Giacomo Maggiore e di San Cristoforo, la Repubblica otteneva a Porta Camollia una clamorosa vittoria nella battaglia contro le truppe dei fiorentini e del pontefice Clemente VII che avevano portato l’assedio a Siena. Nel precedente giugno i governanti avevano affidato a Giovanni di Lorenzo, artista già noto, la realizzazione del gonfalone con la Vergine Immacolata, processionalmente posto il 18 luglio su Porta Camollia a protezione della città.

A ricordo del successo inaspettatamente conseguito, lo stesso Giovanni di Lorenzo fu incaricato, alla fine del 1526, di dipingere una tavola per la chiesa di San Martino terminata nel 1528; nel 1527 eseguiva il disegno per la xilografia a corredo dell’opera di Achille Maria Orlandini, Gloriosa vittoria dei senesi, stampata dall’editore senese Simone di Niccolò Nardi e una tavoletta per l’ufficio di Gabella, oggi conservata nel museo dell’Archivio di Stato di Siena, nella quale si scorge il gonfalone sulla Porta Camollia. Nell’agosto 1531 aveva inizio l’edificazione in Salicotto della chiesa intitolata ai Santi Giacomo Maggiore e Cristoforo in memoria della vittoria di Porta Camollia: i padri leccetani della parrocchia di San Martino concessero agli abitanti la licenza di edificare un oratorio; la Balìa donò agli abitanti “desiderosi di costruire un oratorio in Salicotto” calcina, denari, nonché i materiali del diroccato “Torrazzo” di San Prospero e del distrutto monastero di San Prospero; gli animosi uomini delle due contrade di Salicotto, fra i combattenti della vittoriosa battaglia, contribuirono con offerte in denari e con la fattiva opera materiale e organizzativa, testimoniata nel “libro maggiore” della chiesa di San Giacomo.

Tra i primi operai della chiesa, maestro Giovanni di Lorenzo, abitante dal 1526 in Salicotto, il quale si impegnò fortemente per l’edificazione dell’oratorio, in cui per anni prestò la sua assidua gratuita opera e si distinse immediatamente per un gesto generoso, rinunciando nell’agosto 1531 a favore della chiesa al compenso di 12 lire che gli spettava “da deta chontrada per dipentura di una bandiera de’ Liofante, fata più tenpo fa”: conferma inconfutabile della indissolubile connessione tra la chiesa/compagnia laicale di San Giacomo e la contrada che riuniva gli abitanti di Salicotto di sopra e di Salicotto di Sotto e svolgeva le sue attività in campo ludico almeno dal 1506 sotto il simbolo dell’Elefante.

Questo legame è confermato dall’antica campana di bronzo dell’oratorio, databile al 1532, firmata da Antonio da Siena e ottenuta secondo tradizione dalla fusione delle artigliere conquistate ai fiorentini nel luglio 1526. Nell’oggetto sono scolpiti sia l’aggraziata immagine della Vergine Immacolata, sia l’animale totemico, l’elefante turrito, il cui castellotto sul dorso con merlatura guelfa richiama la torre del Mangia  e preannuncia il nome moderno della contrada, quello della Torre.

Bibliografia:

Cornice A., voce “Giovanni Cini”, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 25, Roma, Istituto della Enciclopedia italiana fondata da Giovanni Treccani, 1981, pp. 613-614

Ciampolini M., Giovanni di Lorenzo e altri maestri della pittura senese nel primo Cinquecento, in Circolo Culturale I Battilana, Giovanni di Lorenzo dipentore, a cura di M. Ciampolini, Siena, Edizioni Cantagalli, 1997, pp. 11-36

Mussolin M., Il culto dell’Immacolata Concezione, nella cultura senese del Rinascimento. Tradizione e iconografia, in Lorenzoni M. e Guerrini R. (a cura di), Forte fortuna. Religiosità e arte nella cultura senese dalle origini all’umanesimo di Pio II ai restauri del XIX secolo, in “Quaderni dell’Opera”, anni VII-IX, n. 7-9, fasc. I, pp. 133-307 (e bibliografia ivi citata)

Savelli A., Siena, questa figlia prediletta di Maria. Episodi e forme del culto mariano a Siena in età moderna, in Paoli M. P. (a cura di), Città di Maria: tradizioni civiche e devozioni tra Medioevo ed Età Moderna, in “Rivista di storia e letteratura religiosa”, LIX, 2013, n. 3, pp. 637-682

Turrini P., La costruzione dell’oratorio della Contrada della Torre: Giovanni di Lorenzo e gli altri artisti ‘contradaioli’, in Circolo Culturale I Battilana, Giovanni di Lorenzo dipentore, a cura di M. Ciampolini, Siena, Edizioni Cantagalli, 1997, pp. 39-75

Zarrilli C., Altri documenti su Giovanni di Lorenzo, in Domenico Beccafumi e il suo tempo, catalogo della mostra, Milano, Electa, 1990, pp. 704-706

Fonti:

Archivio arcivescovile di Siena, 3611, “Memoriale, ovvero Libro di ricordi attinenti al convento di San Martino di Siena”, c.  24v

Archivio di Stato di Siena, Collezione delle tavolette di Biccherna, n. 49

Biblioteca comunale degli Intronati di Siena, ms. A I 23, Compagnia di San Giacomo in Salicotto, “Libro dell’entrata e uscita. Inventari e deliberazioni, 1531-1677”

Note: Il cognome Cini attribuito a Giovanni di Lorenzo non è presente in nessun documento coevo; si tratta di  una invenzione degli eruditi del secolo XIX. Gli ultimi restauri dell’oratorio della Contrada della Torre sono stati effettuati  nel 2002-2003.

Autore scheda: Contrada della Torre, Patrizia Turrini

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