Palazzo Barsini a Monticiano

Luogo: Via Barazzuoli

Comune: Monticiano

Data/periodo: XIII secolo – XX secolo

Descrizione: Il Palazzo Barsini, situato a metà di via Barazzuoli a Monticiano, fu costruito nel XVIII secolo e ospitò, nel 1844, Leopoldo II d’Asburgo Lorena Granduca di Toscana (come ricorda la lapide sulla facciata).
È interessante rilevare che, alla fine del XIII secolo, l’area in cui è situato l’edificio risultava inedificata e ricadeva all’esterno della cinta muraria del Castello di Monticiano: quest’area si estendeva tra lo slargo detto “il Sodo” e porta Maggiore. L’urbanizzazione ebbe inizio dopo il 1266, a seguito dell’abbattimento delle mura, e si protrasse sino alla fine del XVIII secolo.
Nel Catasto Particellare Toscano del 1821, l’edificio appare chiaramente riconoscibile secondo l’impianto attuale e comprende “casa e corte” e un “orto”, di proprietà di Pietro Barsini.
L’edificio, ad intonaco e pietra calcarea grigia in blocchi squadrati, si sviluppa su tre livelli e nella simmetrica facciata su via Barazzuoli presenta timpani rettilinei modanati su mensole a voluta rettangolare e una regolare successione di finestre. A piano terra spiccano due portoni con cornice in travertino e iniziali “FB” e “BF” in ferro battuto; all’interno ci sono soffitti decorati tra i quali quello di una bottega a pian terreno, con finta volta a padiglione dipinta nell’intradosso a motivi naturalistici di gusto tardo ottocentesco (in particolare riquadri paesaggistici e motivi floreali).
La parte posteriore si affaccia su un piccolo giardino con pozzo circolare e si compone di un basso corpo di fabbrica a terrazza coperta a volta su pilastri e balcone lungo sorretto da mensoloni lapidei a volute.
Della famiglia Barsini sono anche due palazzi ottocenteschi in piazza Garibaldi, congiunti ad angolo retto e attaccati ai vecchi locali del teatrino della Società dei Cacciatori chiuso negli anni Trenta del Novecento.
Negli anni Venti via Barazzuoli, chiamata “via larga”, subì notevoli trasformazioni soprattutto con la costruzione dei palazzi Giovannoni-Franci (già sede della stazione dei carabinieri), Petrini-Torti (con finestre dalle cornici decorate e festoni stile liberty sulle facciate) e Callaini-Parenti con portone in legno.

Bibliografia:

Ascheri M., Borracelli M. (a cura di), Monticiano e il suo territorio, Siena, Cantagalli, 1997, pp. 17, 231

Ciompi A., Monticiano e il suo beato, Monticiano, Parrocchia dei Santi Giusto e Clemente, 2002, pp. 73-74

Fonti:

Scheda ICCD di riferimento (Palazzo Barsini): ASBAP Si e Gr: scheda di catalogo n. 00385612 (compilata da F. Aiello, 1995)

Autore scheda: Giulia Vivi

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