Necropoli de Le Ville – Colle di Val d’Elsa

Luogo: Località Canonica, Le Ville

Comune: Colle di Val d’Elsa

Data/periodo: Dalla prima metà del VI sec. a.C al I sec. a.C.

Descrizione: Nella bibliografia archeologica la necropoli de Le Ville è storicamente collegata alle ricerche condotte nel 1872 dal marchese Piero Bargagli, scavi che portarono all’acquisizione di importanti materiali confluiti nel Museo Bargagli di Sarteano, che riuniva il frutto delle indagini condotte dalla famiglia nel corso del XIX secolo tra la Valdichiana e la Valdelsa. L’importanza degli oggetti raccolti ha in parte oscurato la totale mancanza di documentazione sui contesti di ritrovamento, identificati, per quanto concerne la Valdelsa, in generici ipogei etruschi di periodo ellenistico. Ma gli scavi condotti tra il 1976 ed il 1994 dalla Soprintendenza Archeologico della Toscana, in collaborazione con il Gruppo Archeologico Colligiano, hanno permesso di definire meglio il quadro del complesso necropolare.

Ad oggi, infatti, sono state identificate dieci tombe, distinte in due nuclei separati: quello occidentale accoglie quattro ipogei (tombe 1, 8, 9 e 10), utilizzati tra il periodo arcaico ed il primo Ellenismo, mentre quello orientale si caratterizza per la monumentale tomba n. 2, sorta nella prima metà del V secolo a.C., attorno alla quale si dispongono le più modeste tombe nn. 3, 4, 5, 6 e 7, costruite in periodo ellenistico in continuità spaziale ed ideologica con il sepolcro maggiore.

La necropoli, nonostante i ripetuti scavi che hanno sconvolto i contesti, privando i corredi dei materiali più significativi, restituisce, grazie alla topografia dei complessi, alle architetture ed ai lacerti delle deposizioni conservate, una immagine viva dell’articolazione della società etrusca tra la prima metà del VI ed il I secolo a.C., così come accade anche per la vicina necropoli di Dometaia.

Le strutture presentano piante diversificate: accanto a ipogei a pianta semplice, con un’unica camera a pianta rettangolare (tomba 10, fine VI secolo a.C.) o sub-rettangolare (tombe 3-7, fine IV – III secolo a.C.), possiamo trovare tombe a pianta complessa, con camere disposte ortogonalmente rispetto al vestibolo rettangolare (la tomba 8 ha tre camere, la 2 cinque) o a ‘spina di pesce’ (tomba 1).

I complessi tombali, tutti in gran parte violati, hanno restituito importanti lacerti dei corredi sia di età arcaica e classica che di età ellenistica: oltre a significative importazioni dalla Grecia continentale (ceramica attica a figure rosse e nere) ed insulare (unguentari di alabastro forse di provenienza rodia) o cofanetti in osso ed avorio di produzione vulcente della fine del VI secolo a.C., sono da segnalare le urne con tetto a doppio spiovente recanti iscrizioni di periodo tardo arcaico o quelle con coperchio antropomorfo di età ellenistica, redazione locale di prototipi volterrani; di particolare rilievo il materiale della tomba n. 2 (conservato nel Museo Archeologico “Ranuccio Bianchi Bandinelli” di Colle di Val d’Elsa e nel Museo Civico Archeologico e della Collegiata di Casole d’Elsa), espressione della ricchezza di un clan gentilizio rurale vissuto tra l’inizio dell’età classica e la piena romanità.

Bibliografia:

Acconcia V., Paesaggi etruschi in terra di Siena. L’agro fra Volterra e Chiusi dall’età del Ferro all’età romana, Oxford, Archaeopress, 2012, pp. 30-31

Baldini G., La tomba n. 2 ed il sepolcreto orientale in località Le Ville. Contributo alla definizione della necropoli in età etrusca, in Baldini G., Bezzini M., Ragazzini S. (a cura di), La Collezione Bargagli nel Museo Civico Archeologico e della Collegiata di Casole d’Elsa. I materiali di proprietà comunale. I, Colle di Val d’Elsa, Salvietti&Barabuffi, 2012, pp. 45-71

Baldini G., Pomarance (pi). Nota alla riscoperta della tomba di via Paolo Mascagni, in Notiziario della Soprintendenza per i Beni Archeologici della Toscana  8/2012, Borgo San Lorenzo, All’Insegna del Giglio, 2013, pp. 433-437

Baldini G., Note sul popolamento di età etrusca in Valdelsa: la ‘facies’ arcaica, in Schörner G. (a cura di), Leben auf dem Lande. ‘Il Monte’ bei San Gimignano: Ein römischer Fundplatz und sein Kontext, Internationales Kolloquium (Jena, 19. – 21. Juni 2009), Wien, Phoibos Verlag, 2013, pp. 145-177 (in particolare pp. 160-165)

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Bianchi Bandinelli R., Materiali archeologici della Valdelsa e dei dintorni di Siena, Siena, Stabilimento arti grafiche S. Bernardino, 1931 (estratto da “La Balzana”, II, 1928)

Boldrini F., Colle. L’arcaismo. La necropoli delle Ville, in AA.VV., Museo Archeologico Bianchi Bandinelli, Firenze, Le tre arti, 1990, pp. 42-50

Boldrini F., Colle. L’ellenismo. La necropoli delle Ville e la tomba n. 2, in AA.VV., Museo Archeologico Bianchi Bandinelli, Firenze, Le tre arti, 1990, pp. 51-64

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Boldrini F., L’alta e media Valdelsa in periodo etrusco: una sintesi storico-topografica, in “Miscellanea Storica della Valdelsa”,  XCVI, 257, 1990 [1991], pp. 235-268

Cianferoni G. C., L’alta Valdelsa in età orientalizzante e arcaica, in Manganelli M., Pacchiani E. (a cura di), Città e territorio in Etruria. Per una definizione di città nell’Etruria Settentrionale, Atti delle Giornate di Studio (Colle di Val d’Elsa, 12-13 marzo 1999), Colle di Val d’Elsa, Gruppo Archeoplogico Colligiano, 2002, pp. 83-126

Cianferoni G.C., Bandinelli , Bianchi Bandinelli. Topografia della Valdelsa e dei dintorni di Siena, in Barbanera M. (a cura di), L’occhio dell’archeologo. Ranuccio Bianchi Bandinelli nella Siena del primo ‘900, Milano, Silvana editrice, 2009, pp. 68-79

de Marinis G., Topografia storica della Valdelsa in periodo etrusco, Castelfiorentino, Società Storica della Valdelsa, 1977, pp. 70, 76 e 86 (s.v. Querceto)

Gruppo Archeologico Colligiano (a cura di), Di una tomba etrusca in località Le Ville, Colle di Val d’Elsa, Gruppo Archeologico Colligiano, 1979

Gruppo Archeologico Colligiano (a cura di), La tomba etrusca n. 2 in località Le Ville, Colle di Val d’Elsa, Gruppo Archeologico Colligiano, 1980

Manganelli M. (a cura di), Museo Archeologico “Ranuccio Bianchi Bandinelli” di Colle di Val d’Elsa, Siena, Protagon Editori Toscani, 2003, pp. 73-79, 81-82, 85-94

M. Manganelli M., Frammenti per un museo, Colle di Val d’Elsa, Gruppo Archeologico Colligiano, 2006

Mattone-Vezzi E., Vestigia etrusche e romane nel colligiano, in “Miscellanea Storica della Valdelsa”,  XXVIII, 1920 [1921], pp. 88-95

Pernier L., La raccolta archeologica Bargagli a Sarteano presso Chiusi, in “Rassegna d’Arte Senese” XIII, 1920, pp. 65-84

Pernier L., Raccolta archeologica Bargagli a Sarteano, in “Bolletino dell’Arte”, 1920, pp. 17-23

Valenti M., Località Le Ville-Colle Val d’Elsa, in Valenti M. (a cura di), Carta Archeologica della provincia di Siena. III. La Valdelsa (Colle di Val d’Elsa e Poggibonsi), Siena, Nuova Immagine Editrice, 1999, pp. 214-216

Volpi F., Foglio 113 Castelfiorentino, in Torelli M. (a cura di), Atlante dei siti archeologici della Toscana, Roma, L’Erma di Bretschneider, 1992, pp. 219, p. 220 (s.v. Canonica)

Volpi F., Foglio 120 Siena, in Torelli M. (a cura di), Atlante dei siti archeologici della Toscana, Roma, L’Erma di Bretschneider, 1992, pp. 298 (s.v. Querceto)

Fonti:

Archivio Storico della Soprintendenza per i Beni Archeologici della Toscana, Firenze

Archivio del Gruppo Archeologico Colligiano, Colle di Val d’Elsa

Testimonianze orali raccolte presso i soci del Gruppo Archeologico Colligiano, in particolare da Mario Manganelli, Stefano Mori, Graziano Paluffi, Carlo Parri e Paolo Parri

Conferenza tenuta il 22 luglio 2011 da Giacomo Baldini nel chiostro della Collegiata di Santa Maria Assunta di Casole d’Elsa dal titolo La Collezione Bargagli nel Museo Archeologico di Casole d’Elsa

Schede inventariali:

Schede RA Soprintendenza per i Beni Archeologici della Toscana:

sporadici: 99060, 99062-99065;

Tomba 1: 98837-98843, 99046-99055, 185920-185921;

Tomba 2: 138871-139282, 139309-139329, 139408-139411, 185589-185888, 185922-185923, 205668-205786;

Tomba 3: 3 cassette di frammenti;

Tomba 4: 13 cassette di frammenti;

Tomba 5: 4 cassette di frammenti;

Tomba 6: 139336-139359, 2 cassette di frammenti;

Tomba 7: 139360-139373, 185889, 6 cassette di frammenti;

Tomba 8: 185899-185919, 5 cassette di frammenti;

Tomba 9: esistono solo le schede redatte al momento dello scavo LV.t.9/1-LV.t.9/31;

Tomba 10: 230495-230540, 231387-231390, a cui vanno aggiunte le schede redatte al momento dello scavo LV.t.10/1-LV.t.10/8

Documenti:

Bianchi Bandinelli MAV 1931

Note: Il podere de Le Ville, che si trova nel territorio comunale di Colle di Val d’Elsa, faceva parte della tenuta di Querceto di Casole d’Elsa, dal 1661 di proprietà della nobile famiglia senese Bargagli.  Nel corso del XIX secolo i marchesi costituirono una ricca collezione, conservata a Sarteano, grazie agli scavi nelle tenute in Valdichiana (soprattutto Sarteano) ed in Valdelsa (con particolare riferimento a Le Ville). Con la morte di Piero Bargagli, per lascito testamentario, i materiali della Collezione Bargagli furono donati allo Stato, andando a costituire il primo nucleo del Regio Archeologico di Siena, oggi Museo Archeologico Nazionale. Ma non tutti i materiali ‘valdelsani’ erano stati trasferiti a Sarteano: per questo una parte consistente della collezione si trova a Casole d’Elsa, nella sezione archeologica del museo civico, a seguito di una recente donazione al Comune del materiale residuo rimasto nella Villa di Querceto (2010). Tra il 1976 ed il 1994 la Soprintendenza Archeologica della Toscana, con la collaborazione del Gruppo Archeologico Colligiano, ha condotto una serie di indagini tese alla ripulitura dei vecchi contesti ed alla definizione della necropoli: i materiali recuperati si trovano oggi nel Museo Archeologico “Ranuccio Bianchi Bandinelli” di Colle di Val d’Elsa, con la conseguenza che alcuni contesti, come quello della tomba n. 2, si trova diviso in tre distinte sedi museali. Le tombe, una volta scavate, sono state ricoperte per motivi di conservazione, anche se, con il tempo ed il compattamento della terra di riempimento, si sono manifestate delle depressioni in corrispondenza delle camere sepolcrali, permettendone la localizzazione.

Autore Scheda: Giacomo Baldini

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