Necropoli di Orli – Casole d’Elsa

Luogo: Località Orli

Comune: Casole d’Elsa

Data/periodo: Fine IV – II sec. a.C.

Descrizione: Nonostante l’area fosse nota per rinvenimenti sparsi sia nella vicina località dell’Agresto sia del Poggio di San Niccolò, il toponimo di Orli entra nella letteratura archeologica solo nel 1964, a seguito della realizzazione del nuovo tratto della strada provinciale 27 che mette in comunicazione Casole d’Elsa con Colle di Val d’Elsa, passando per Le Grazie.

A più riprese quindi, tra il 1964 ed il 2010 sono state scavate ventiquattro tombe, di cui la maggior parte a camera ed alcune a fossa. Trovate tutte depredate in antico, hanno tuttavia restituito importanti lacerti dei corredi: oltre a numerose urne con recumbente (ovvero con defunto/a disteso come se fosse a banchetto) e cassa liscia o decorata con scene del viaggio agli inferi (rare sono raffigurazioni tratte dal mito), sono stati recuperati vasi a vernice nera di produzione volterrana (fabbrica di Malacena) e locale, vasi in ceramica presigillata (soprattutto piatti) e metalli.

Tra gli elementi più significativi sono da segnalare le monete fuse emesse dalla zecca di Volterra tra il IV ed il III secolo a.C. e i cinerari a figure rosse di produzione volterrana, sviluppo territoriale dei vasi attici a colonnette (kelebai). A queste, nel corso del III secolo si affiancarono i vasi cinerari prodotti localmente ad imitazione delle più prestigiose redazioni urbane, con decori e forme semplificate, in uso fino all’incipiente I secolo a.C. La necropoli si pone quindi come un esemplare caso di studio per la conoscenza della società che abitava questa parte del territorio volterrano in età ellenistica: le strutture tombali ipogee, infatti, sono tra loro molto simili (camere singole, di forma quadrangolare o sub-circolare con banchina di deposizione continua sui lati e corridoio di accesso), disposte su file ordinate sulle pendici della collina e sono espressione di una “middle class”, che traeva sostentamento dalla attività agricole e artigianali. In questo senso interessanti sono i confronti con le necropoli scavate nell’area archeologica di Cellole, che evidenziano la stessa tipologia e topografia dei monumenti; del resto la presenza di tombe a fossa nei pressi di tombe a camera (come attestato anche a Dometaia ed a Scarna) rafforza l’ipotesi che, accanto agli ipogei di tipo familiare, si possano trovare strutture a fossa semplice, che nella vicinanza spaziale denunciano una volontà di collegamento ideologico-sociale , forse dettata da vincolo di subalternità. Il centro di riferimento, probabilmente un agglomerato posto sulla cima di una collina, poteva trovarsi dove insiste il centro storico di Casole d’Elsa, come suggeriscono i ritrovamenti effettuati nel saggio di scavo nella cripta della Collegiata di Santa Maria Assunta in occasione dei lavori di restauro del 2007-2008.

Bibliografia:

Acconcia V., Paesaggi etruschi in terra di Siena. L’agro fra Volterra e Chiusi dall’età del Ferro all’età romana, Oxford, Archaeopress, 2012, pp. 32-33

Baldini G., La Porta P., Casole d’Elsa. Museo Civico Archeologico e della Collegiata, in Paolucci G. (a cura di), In viaggio con i grandi archeologi. Sulle tracce degli Etruschi nelle terre di Siena, Milano, Silvana Editoriale, 2010, pp. 44-47

Cianferoni G.C., Il territorio di Casole d’Elsa nell’antichità, in Museo Archeologico e della Collegiata, Cianferoni G.C., Bagnoli A. (a cura di), Studio Per Edizioni Scelte, Firenze, 1996, pp. 19-60 (in particolare pp. 39-55)

Cimino L., Il territorio di Casole d’Elsa nell’antichità, in Casole d’Elsa e il suo territorio, Cimino l., Giffi Ponzi E., Passeri V. (a cura di), Radda in Chianti, 1988, pp. 21-88 (in particolare pp. 31-70)

de Marinis G., Topografia storica della Valdelsa in periodo etrusco, Castelfiorentino, Società Storica della Valdelsa, 1977, p. 75

de Marinis G., Rassegna degli scavi e delle scoperte. Foglio 113. Prov. di Siena, s.v. Casole d’Elsa  – Orli, in “Studi Etruschi”, LI, 1983 [1985], p. 427

de Marinis G., Casole d’Elsa – Loc. Orli, in Nicosia F. (a cura di), Studi e materiali. Scienza dell’Antichità in Toscana,«L’Erma» di Bretschneider, Roma, 1991, pp. 325-326

de Marinis G., Del Vecchio F., Gregori D., Tondo L., Corredo di tomba a camera, in Artigianato artistico in Etruria, catalogo della mostra a cura di Maggiani A., Electa, Milano, 1985, pp. 66-73

Goggioli S., Casole d’Elsa, in AA.VV., Museo Archeologico Bianchi Bandinelli, Firenze, Le tre arti, 1990, pp. 75-78

Montevecchi N., Sbardellati A., Casole d’Elsa. Collegiata di Santa Maria Assunta. Indagini archeologiche su alcune strutture della cripta e della cappella Aringhieri, 2009, relazione depositata presso la Soprintendenza per i Beni Archeologici della Toscana e presso la Soprintendenza per il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico delle Province di Siena e Grosseto

Terreni L., Casole d’Elsa. Il territorio nell’antichità, in “Milliarium” 1, 1998, pp. 4-15 (in particolare pp. 6-8)

Volpi F., Foglio 113 Castelfiorentino, in Torelli M. (a cura di), Atlante dei siti archeologici della Toscana, Roma, L’Erma di Bretschneider, 1992, pp. 199-224, p. 219

Fonti:

Archivio Storico della Soprintendenza per i Beni Archeologici della Toscana, Firenze

Archivio Storico della Soprintendenza per il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico delle Province di Siena e Grosseto, Siena

Archivio della Società  Archeologica della Valdelsa, Casole d’Elsa

Testimonianze orali raccolte presso i soci della Società Archeologica della Valdelsa, in particolare da Marco Bezzini e Giuliano Stoppo

Conferenza tenuta il 27 luglio 2012 da Giacomo Baldini e Nadia Montevecchi nel chiostro della Collegiata di Santa Maria Assunta dal titolo Sotto la Collegiata di Casole d’Elsa. Lo scavo della cripta: notizie preliminari

Schede inventariali:  Il numero elevato dei materiali recuperato rende difficile riportare tutti i numeri di inventario dei reperti.

Note: Della ventiquattro tombe scavate sono solo tre le strutture visitabili; i materiali, tutti di proprietà statale, sono in deposito presso il Museo Civico Archeologico e della Collegiata di Casole d’Elsa esposti nella sala 3 o nel magazzino del museo stesso. Solo i corredi della tomba scavata nel 1982, erroneamente nota come tomba de Le grazie, e della tomba 2/1996 si trovano nella sala 15 del Museo Archeologico “Ranuccio Bianchi Bandinelli” di Colle di Val d’Elsa, nella sezione dedicata al territorio.

Autore Scheda: Giacomo Baldini

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