Io me lo ricordo come ora – La seconda guerra mondiale a Poggibonsi
Luogo: Poggibonsi
Comune: Poggibonsi
Data/periodo: Seconda Guerra Mondiale
Descrizione: “Io me lo ricordo come ora” è un libro curato da Barbara Panzetta in collaborazione con l’Università Libera della Terza Età e rappresenta un importante contributo alla ricostruzione degli effetti del conflitto bellico nella città di Poggibonsi, da una parte, e all’analisi scientifica della memoria sociale e individuale come fenomeno aggregativo e costitutivo delle identità soggettive e collettive, dall’altra.
Il testo racconta, attraverso le voci di chi l’ha vissuta in prima persona, la Seconda Guerra Mondiale e Poggibonsi, individuando delle parole chiave intorno alle quali sviluppare l’intera narrazione: il fascismo, i bombardamenti, lo sfollamento, la guerra e la pace. Come ha scritto Fabio Dei nell’introduzione, si tratta di un libro a più voci, dove i ricordi prendono forma nella pratica del racconto:
Contrariamente a questo spesso si pensa, i ricordi non sono qualcosa che si nasconde nei recessi della mente individuale, da cui vanno ripescati o estratti – come si ricerca un documento in un archivio, o un file nella memoria di un computer. La memoria umana non assomiglia né ad un archivio né ad un computer: la si può semmai paragonare ad una piazza del mercato, dove la gente si incontra, discute, si confronta, contratta, talvolta litiga, poi arriva ad un accordo (Dei 2004: 5).
Questa memoria, quando arriva ad un accordo, aggiunge dei piccoli tasselli alle grandi narrazioni della storia comune. I bombardamenti, ad esempio, sono uno di questi aspetti, tristemente condivisi in tutta Italia, segni dolorosi rievocati nel presente:
Marino: Qui arrivò nel quarantatré la guerra, perché i bombardamenti di Poggibonsi, se non erro, si svolsero nel dicembre del quarantatré fino a… i primi mesi del quarantaquattro. […] Ricordo dell’episodi, per esempio, quando le persone, nell’ignoranza del tempo… per esempio mia nonna quando… “Nonna arrivano!” e ci mettevamo a correre per raggiungere questa cantina, diceva: “Non vi fate vedé correre, sennò vi tirano le bombe. Andate tranquilli”: non aveva nessuna cognizione, pòra donna, di cosa volesse dire un bombardamento, perché loro ormai avevano un programma pe’ andà… “Vi tirano le bombe se vu’ avete paura!” E allora noi rallentavamo questa corsa. (7 novembre 2002) (Panzetta 2004: 45).
Bibliografia:
Dei F., Raccontare e ricordare insieme. Un progetto per la memoria storica di Poggibonsi, in Panzetta B., (a cura di) Io me lo ricordo come ora, Amministrazione Comunale di Poggibonsi 2004, pp. 5-12
Panzetta B., (a cura di) Io me lo ricordo come ora, Amministrazione Comunale di Poggibonsi 2004
Autore scheda: Pietro Meloni
Lascia un Commento
Vuoi partecipare alla discussione?Fornisci il tuo contributo!