Casa di San Galgano a Chiusdino

Luogo: Chiusdino

Comune: Chiusdino

Denominazione: Casa di San Galgano, Cappella di sotto

Data/periodo: Il palazzo risale all’XI secolo

Descrizione: Nel centro storico di Chiusdino, un bel palazzo con la facciata in pietra ospita una cappella che è ritenuta il luogo in cui, intorno alla metà del XII secolo, sarebbe nato Galgano Guidotti da una nobile famiglia del luogo, legata da rapporti di vassallaggio ai vescovi di Volterra. Galgano, dopo essere stato cavaliere, si ritirò in vita eremitica presso Montesiepi, ma dopo meno di un anno, nel 1181, morì e nel 1185 fu proclamato santo. In quel tempo la madre Dionisia era ancora in vita e abitava nella casa natale a Chiusdino. In seguito il palazzo, per volontà testamentaria, fu ceduto ai monaci cistercensi che si erano stabiliti presso l’eremo di Montesiepi e da questi fu donato alla Confraternita di San Galgano.

Nella sala d’ingresso del palazzo la Confraternita vi allestì una cappella ricordata come la Cappella di sotto e in una delle sale superiori fu istituito un altro oratorio, noto come la Cappella di sopra.
Nel 1785 la Confraternita fu espropriata dal Granduca di Toscana Pietro Leopoldo e in seguito, in età napoleonica, l’edificio fu occupato dalle truppe francesi, quindi adibito a caserma e poi a carcere. Nel 1900 il Comune di Chiusdino riconsegnò alla Confraternita la Cappella di Sotto che fu restaurata nel 1905 in stile neogotico e restituita al culto. La volta è dipinta a cielo stellato e le pareti dipinte sono delimitate da finte cornici marcapiano in cui si trovano iscrizioni e date. Oggi la cappella è utilizzata come luogo di preghiera e per manifestazioni culturali, l’altare si trova sul fondo della sala in posizione centrale, nella parete di destra c’è una lapide che ricorda la dedicazione dell’oratorio a San Galgano e i lavori di restauro del 1900, le stesse informazioni si ripetono nell’epigrafe in latino che è affissa sulla facciata in pietra. Sopra l’ingresso c’è un bassorilievo con San Galgano condotto dall’Arcangelo Michele sul colle di Montesiepi, copia dell’originale di Giovanni d’Agostino, datato intorno al 1330, oggi conservato nell’abitazione del parroco di Chiusdino.

Bibliografia:

Conti A., San Galgano, il santo, l’eremo, l’abbazia, Firenze, Aska, 2011

Guiducci A.M., Murlo, in Le Crete Senesi, la Val d’Arbia e la Val di Merse, collana I Luoghi della Fede, Milano, Arnoldo Mondadori Editore, 1998, pp. 119-120

Marini M., Chiusdino e il suo territorio e l’abbazia di San Galgano, itinerari storico naturalistici, Siena, Nuova Immagine, 1995, pp. 55

Fonti:

Scheda ICCD di riferimento: ASBAP Si e Gr: scheda di catalogo n. 00385145 (compilata da R. Pes, 1994)

Links:

Note: All’interno della cappella, nell’angolo a destra, si può vedere il masso in cui, secondo la leggenda, sarebbero rimaste impresse le ginocchia del cavallo di San Galgano genuflesso all’apparire di San Michele Arcangelo. In origine la pietra era nel punto in cui avvenne il miracolo, lungo la strada tra Chiusdino e il Castello di Luriano fu trasferita qui nel 1958.

Autore scheda: Irene Sbrilli