Edicola del Beato Antonio Patrizi

Luogo: Monticiano

Comune: Monticiano

Data/periodo: 1924

Descrizione: Sul sito dove era anticamente il cimitero del convento di Sant’Agostino, in occasione della sua trasformazione in Parco della Rimembranza, fu fatta costruire un’edicola dedicata al Beato Antonio Patrizi, a ricordo del ritrovamento delle sue sacre spoglie: è qui, infatti, che sei secoli prima, per circa due anni rimase sepolto il beato dopo la morte. La tradizione tramanda che dal terreno spuntarono miracolosamente gigli in inverno e che, quando i frati scavarono la terra, trovarono il corpo ancora intatto, con un giglio che usciva dalla bocca. Per questo, da quel momento, il cimitero venne chiamato “L’orto del Beato Antonio”.

A ricordo della dissepoltura del corpo venne posta una lapide sotto l’altare, realizzata su disegno dell’ingegnere Guido Sarrocchi. L’iscrizione in latino sulla lapide, così come quella dedicata ai caduti vicino all’edicola, fu composta da don Antonio Ciompi.
L’iscrizione così recita: IN LOCO IN NOSTRATES MEMORANDOS PINIS CONSITO / QUI PRO REI PUBLICAE SALUTE / ACIE FORTITER MORTEM APPETIVERE / ET HIC VERO UBI SACRUM MAIORES / B. ANTONII PATRICII CORPUS / OPPIDI MONTICIANI PRAESIDII COELESTIS / SEX MAGIS AB HINC SAECULIS HUMATUM DOCENT / ANNO MCMXXIV / RELIGIOSA AC MUNIFICA PIETAS / SACRAS HAS PARVAS AEDES / AD PERENNEM REI MEMORIAM / AEDIFICANDAS CURAVIT (In questo luogo alberato di pini, per ricordare i compatrioti che per la salvezza dello stato andarono coraggiosamente incontro alla morte in battaglia. Gli antenati insegnarono che qui senza dubbio fu sepolto più di sei secoli fa il sacro corpo del beato Antonio Patrizi, celeste protezione di Monticiano. Nell’anno 1924, la santa generosa devozione ebbe cura di edificare a eterno ricordo dell’avvenimento questi piccoli edifici sacri).

L’edicola presenta una forma a padiglione rettangolare con pilastri ottagonali e fu realizzata secondo lo stile senese del Trecento. La struttura è in pietra calcarea grigia e laterizi ed è coperta da un tetto a capriate lignee.

Bibliografia:

Ascheri M., Borracelli M. (a cura di), Monticiano e il suo territorio, Siena, Cantagalli, 1997, pp. 22, 34n

Ballati G., Vita, miracoli e grazie del B. Antonio Patrizj detto di Monticiano, sanese, dell’ordine eremitano di S. Agostino, con diverse notizie, cavate da più autori antichi e moderni, Siena, nella Stamperia dell’A.R. della Serenissima Gran Principessa Gov. presso Francesco Quinza, 1728, pp. 62-63

Ciompi A., Monticiano e il suo beato, Monticiano, Parrocchia dei Santi Giusto e Clemente, 2002, pp. 186, 233, 269, 287, 328-329

Guiducci A. M. (a cura di), Le Crete senesi, la Val d’Arbia e la Val di Merse, Milano, Mondadori, 1999, p. 134

Mangiavacchi M., Vigni L. (a cura di), Lontano dal fronte. Monumenti e ricordi della Grande Guerra nel Senese, Siena, Nuova Immagine, 2007, pp. 247-248

Rondini A., Siena e la sua provincia. Guida annuario 1931, Siena, 1931, p. 653

Salvatici P., Vita del Beato Antonio Patrizi e notizie storiche su Monticiano, Siena, La Poligrafica, 1949, pp. 34, 37

Fonti:

Scheda ICCD di riferimento: ASBAP Si e Gr: scheda di catalogo n. 00385613 (compilata da F. Aiello, 1995)

Autore scheda: Giulia Vivi

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