Beato Antonio Patrizi patrono di Monticiano

Luogo: Monticiano

Comune: Monticiano

Data/periodo: 17 gennaio 1280 – 23 aprile 1311

Descrizione: Il Beato Antonio Patrizi è il patrono di Monticiano. Secondo la tradizione, nacque a Siena dalla nobile famiglia Patrizi il 17 gennaio 1280. A 12 anni si consacrò a Dio e alla Regina degli Angeli con voto di verginità, penitenza e carità. La sera della vigilia di Natale entrò in una chiesa e ricevette la vocazione da Maria Vergine, che lo esortava a prendere i voti. Così, abbandonati gli studi, si recò con l’amico Pietro all’eremo di Lecceto. Qui, presso i frati agostiniani, entrò come novizio nell’Ordine.
Antonio fu quindi inviato a Monticiano, dove c’era un convento di frati agostiniani appena consacrato. Trascorse la sua breve vita nella preghiera continua, nella penitenza e nei digiuni, aiutando i bisognosi e i poveri. Divenne priore del convento, ma le grandi fatiche e le privazioni cui si sottoponeva minarono precocemente la sua salute.

Il 23 aprile del 1311, Antonio si recò all’eremo di Camerata a far visita all’amico Pietro da Collegonzi (che sarà proclamato anche lui Beato). I due, al ritorno, si soffermarono su un masso a contemplare il paesaggio da un’altura, e da lì benedissero il paese di Monticiano. Quel luogo, nel quale a ricordo dell’evento fu posta una croce, viene detto “Masso (o Sasso) della Croce”. Tornato al convento, le condizioni di salute di Antonio si aggravarono e alla mezzanotte, circondato dai confratelli, morì. Alle prime luci del giorno il corpo fu esposto nella chiesa, dove tutta la popolazione accorse commossa.
Due giorni dopo, Antonio fu sepolto nel cimitero del convento. Secondo la credenza, sul luogo di sepoltura crebbe un giglio che miracolosamente fioriva anche in inverno. Si decise quindi di esumare il corpo, che fu trovato ancora intatto. La salma fu posta in un’urna che fu collocata all’interno della chiesa dove si trova attualmente l’altare del crocifisso.

Il culto del Beato si diffuse rapidamente. Secondo alcune fonti, nel 1313 nacque la Compagnia del Santissimo Sacramento e del Beato Antonio, riconosciuta ufficialmente solo nel 1616, che ancora oggi ha in custodia il corpo del patrono di Monticiano, ne celebra le feste e ne promuove la devozione.
Un interessante studio del processo di costruzione della memoria e dell’identità del Beato Antonio è stato condotto dalla storica Isabella Gagliardi nel libro Santi frati e corpi santi.

Bibliografia:

Ciompi A., Monticiano e il suo beato, Monticiano, Parrocchia dei Santi Giusto e Clemente, 2002

Colucci G. D., Vita, virtù e miracoli del beato Antonio Patrizi nobile senese dell’Ordine eremitano di sant’Agostino, il cui corpo si conserva incorrotto nella terra di Monticiano, composizione in ottava rima da frà Giovanni Domenico Colucci, in Arezzo per Michele Bellotti, 1760

Gagliardi I., Santi frati e corpi santi: il Beato Antonio Patrizi da Monticiano, Siena, Cantagalli, 2002

Salvatici P., Vita del Beato Antonio Patrizi e notizie storiche su Monticiano, Siena, La Poligrafica, 1949

Note: Nel 1881, Luigi Mucci di Montieri così scrisse in onore del Beato Antonio Patrizi:

Accetta Monticiano volentieri / non ti scordare di questo Beato / che ti difende lui da ogni pensieri / quando che dal nemico sei tentato / guarda di non mancare a’ tuoi doveri / pensa che lui ti ha sempre liberato / da ogni disgrazia che ti può accadere / difenderti fu sempre il suo pensiere.

(da Ottave scritte in onore del Beato Antonio da Luigi Mucci di Montieri, 1881, cit. in «…Fulgi, per tua virtù di serto ornato…». La Compagnia del Beato Antonio e i giorni di Pasqua a Monticiano, ideazione di Carlo Pizzichini, fotografie di Bruno Bruchi, Giancarlo Cini, Mauro Guerrini e Marco Muzzi, testo di Florio Carnesecchi, con una poesia di Marco Muzzi, Siena, Protagon Editori Toscani, s.d.)

Autore scheda: Andrea Biagini in collaborazione con Silvia Landi

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