Martedì di Pasqua a Monticiano

Luogo: Camerata

Comune: Monticiano

Data/periodo: Il martedì dopo Pasqua

Descrizione: Il martedì dopo Pasqua, per la popolazione di Monticiano, è un giorno di grande festa. Tutto il paese si ferma e in molti prolungano le ferie pasquali, anche quando è brutto tempo, per partecipare al pellegrinaggio all’eremo di Camerata e assistere alla corsa dei cavalli a pelo.
La mattina di ogni martedì dopo Pasqua, i fedeli di Monticiano si recano a piedi all’eremo di Camerata, dove oggi sorgono una piccola chiesa con il refettorio ed un seccatoio, costruzioni che risalgono alla fine del Tredicesimo secolo.

Le prime notizie di questo pellegrinaggio risalgono al 1681: si tratta di una delle più antiche usanze del territorio di Monticiano, che in origine si compiva per propiziarsi il bosco e celebrare la memoria del Patrono, il Beato Antonio Patrizi. Oggi è soprattutto un’occasione per ritrovarsi con parenti e amici.
Al mattino, di buon’ora, la gente si riunisce al “Sodo”, che è l’area compresa tra l’edificio comunale e il Borgo, un agglomerato di case sorte a ridosso delle mura. La processione con il crocifisso e i “lanternoni” ripercorre il tragitto verso l’eremo, lungo circa quattro chilometri, che il Beato Antonio faceva per andare a trovare il confratello Pietro da Collegonzi. Durante il percorso vengono cantate preghiere e inni in onore del Beato. Una sosta viene fatta al “Masso della Croce” presso la croce della Romita, collocata dai paesani nel 1948 in segno di devozione. Da lì si può godere di una magnifica vista sul paese e sulla Val di Merse.
Una volta giunti all’eremo, contornato da cipressi secolari, vengono accesi i fuochi e si celebra la messa. La mattinata prosegue con brindisi, colazioni e scherzi.
A fine mattinata, i partecipanti fanno ritorno in paese tenendosi sottobraccio. Da qui il nome “sbraccettata”. Una volta giunti in paese, le coppie di giovani fidanzati sfilano mostrandosi ai genitori e alla comunità. La sbraccettata, con canti e preghiere, si dirige dunque verso Cerbaione, Sodo, Borgo e Piazza (quattro rioni del paese) e prosegue fino alla chiesa della parrocchia, dove viene benedetta tutta la popolazione.

Il pomeriggio hanno luogo le corse dei cavalli a pelo, che si svolgono dai primi del Novecento, quando le gare erano alla distanza con cavalli e fantini del posto. Oggi le corse dei cavalli si svolgono presso la Pista del Tamburo, il luogo più importante in cui si allenano i cavalli che correranno il Palio di Siena. In questo circuito, costruito con le stesse dimensioni e la stessa forma di Piazza del Campo, vengono quindi eseguite diverse batterie di corse, in cui si presentano, davanti ad un pubblico numeroso e attento, cavalli e fantini che si affronteranno a Siena.

Bibliografia:

Ascheri M., Borracelli M. (a cura di), Monticiano e il suo territorio, Siena, Cantagalli, 1997

Calossi L., Monticiano Tant’anni fa. Vita di paese, Siena, Cantagalli, 1998

Ciompi A., Monticiano e il suo beato, Monticiano, Parrocchia dei Santi Giusto e Clemente, 2002

«…Fulgi, per tua virtù di serto ornato…». La Compagnia del Beato Antonio e i giorni di Pasqua a Monticiano, ideazione di Carlo Pizzichini, fotografie di Bruno Bruchi, Giancarlo Cini, Mauro Guerrini e Marco Muzzi, testo di Florio Carnesecchi, con una poesia di Marco Muzzi, Siena, Protagon Editori Toscani, s.d.

Video:

Accedendo alla sezione “Video” è possibile visionare: “La sbraccettata”, con estratti dell’intervista a Vanda Rondoni realizzata a Monticiano il 7 ottobre 2013 da Marco Magistrali e Filippo Marranci (Associazione La Leggera);  “Pellegrinaggio a Camerata”, con estratti dell’intervista a Carlo Giannozzi realizzata a Monticiano il 2 aprile 2013 da Marco Magistrali e Filippo Marranci. Tutte le riprese sono state realizzate nell’ambito del progetto “TRAMONTANA. Documentazione e diffusione dei materiali culturali di comunità montane di lingua romanza“, selezionato sul bando 2011 del programma Cultura 2007/2013 dalla Commissione Europea.

Autore scheda: Andrea Biagini in collaborazione con Silvia Landi

 

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